“Andare in pensione non significa smettere di vivere, noi continuiamo ad essere attivi e partecipanti alla vita sociale e anche politica del Paese: aiutiamo i figli, facciamo volontariato, ci troviamo tante cose da fare e nel farlo contribuiamo a far girare l’economia del nostro Paese. Per questo pretendiamo di essere riconosciuti: perché siamo ancora parte attiva di questa società”. Franco Mingozzi, Presidente di CNA Pensionati Ferrara, ha sintetizzato così le motivazioni che hanno spinto l’associazione a proporre, in occasione della propria assemblea annuale, una riflessione sul ruolo degli anziani nella società attuale. L’assemblea si è svolta nella mattina di giovedì 15 dicembre nella sala convegni di Cna Ferrara.

Vita da pensionati tra caro vita e futuro

“Vita da pensionati tra caro vita e futuro. Bonus, welfare, reti di solidarietà o fai da te?”. Questo il titolo del dibattito che ha affrontato molti temi: dall’aumento dei costi alla difficoltà nell’accedere ai servizi sanitari pubblici e privati; dall’invecchiamento attivo al secondo welfare.

“I pensionati sono una realtà attiva non solo per sé stessi ma per tutta la comunità. L’assemblea di questa mattina ha posto in evidenza proprio il loro ruolo centrale all’interno della nostra società, di cui rappresentano un’importante risorsa” spiega Ida Bruneo Responsabile di CNA Pensionati Ferrara.

Dopo i saluti del Direttore di CNA Ferrara Diego Benatti, che ha sottolineato l’importanza dei pensionati nel complesso delle numerose attività svolte da Cna Ferrara, sono intervenuti i relatori, coordinati dalla giornalista e autrice Dalia Bighinati, che ha moderato il dibattito.

Il secondo welfare

La dottoressa Valeria de Tommaso, Ricercatrice del Laboratorio Percorsi Secondo Welfare dell’università di Milano ha spiegato, con dati ed esempi, che il contesto del nostro Paese fa sì che l’invecchiamento sia una vera e propria sfida per la società e per gli anziani. “E’ necessario – ha spiegato Valeria De Tommaso – cambiare prospettiva: dovremmo smettere di parlare di invecchiamento e cominciare a parlare di longevità, e riconoscere che gli anziani possono assumere un ruolo attivo e diventare risorse preziose per la società e per le reti famigliari a cui appartengono. Dobbiamo inoltre riconoscere l’importanza ormai fondamentale del secondo welfare, vale a dire di quella rete di servizi, rivolti agli anziani, che sono  forniti da operatori non pubblici”.

Gli anziani sono anche produttori di welfare

Tra i relatori invitati erano presenti anche il dott. Andrea Zamboni Sindaco di Riva del Po e membro della Giunta Unione dei Comuni Terre e Fiumi, e il Consigliere della Provincia di Ferrara Francesco Colaiacovo: “Anche a Ferrara gli anziani e i pensionati non sono solo fruitori di welfare ma soprattutto produttori dello stesso – afferma Colaiacovo – per esempio tra le varie attività a cui partecipano ci sono il partenariato sociale e l’emporio solidale in cui gli utenti sono persone ancora attive nel mondo del lavoro mentre i volontari sono tutti pensionati che mettono le loro competenze e professionalità acquisite durante i loro anni di lavoro”.

“Contiamo molto sui buoni rapporti che abbiamo con la Regione Emilia Romagna e quindi con i comuni, le province, le asl e lavoriamo costantemente per ottenere aiuti ai Pensionati – spiega Salvatore Cavini, Presidente Regionale di Cna Pensionati – Per esempio a Ferrara ci sono molte case famiglia e nelle prossime settimane andremo in Regione a discutere sui criteri di accreditamento delle strutture private per tutelare e migliorare le condizioni di assistenza dei nostri Pensionati”.

Mettere in rete e comunicare meglio le tante inziative legate agli anziani

“Nel corso di questa assemblea abbiamo affrontato molti temi  – chiude la mattinata Dalia Bighinati, autrice, giornalista e responsabile della redazione di Telestense – Abbiamo sentito elencare i bisogni dei pensionati anziani, che magari non godono di buona salute e quindi chiedono migliori servizi sul piano sanitario; abbiamo parlato del ruolo importante dei pensionati anziani attivi, che danno moltissimo alla nostra comunità. Credo però che la comunità ferrarese manchi di una comunicazione adeguata rispetto a questi temi: se le numerose attività messe in campo dagli anziani, dal terzo settore, dalle associazioni di cittadinanza attiva, venissero messe in rete e adeguatamente comunicate, credo che la nostra comunità ne trarrebbe grande vantaggio, anche in termini di fiducia in se stessa e nel futuro”