E’ un vero e proprio appello per la sicurezza delle nostre abitazioni quello che viene lanciato da Manuele Marani, imprenditore del settore elettrico e Presidente di Cna Installazione Impianti. “Secondo un sondaggio nazionale rilanciato dal quotidiano ‘il Messaggero’ – spiega Marani – oltre il 70% degli impianti elettrici domestici, in Italia, non sarebbe a norma. Non so se la percentuale esatta sia proprio questa: tuttavia, chi come me opera con gli impianti elettrici di situazioni irregolari, a rischio o di vero e proprio pericolo ne vede tantissime. D’altra parte, troppo spesso leggiamo di incidenti e piccoli e grandi incendi determinati da impianti inadeguati, trascurati e obsoleti”.

Quali sono i problemi più frequenti? “Cavi elettrici troppo sottili, apparecchi salvavita vecchi e malfunzionanti, prese volanti, collegamenti fatti da persone senza alcuna professionalità. Nelle giornate di pioggia riceviamo numerosissime chiamate di famiglie che rimangono al buio perché nell’impianto ci sono apparecchiature o fili scoperti: sono tutte situazioni a rischio, che possono far saltare gli impianti ma anche innescare incendi”.

Bisogna tenere presente, prosegue Marani, che in pochi decenni i consumi elettrici sono cresciuti tantissimo ed è quindi cresciuto lo ‘sforzo’ richiesto agli impianti delle nostre case: “Negli anni ’70, un appartamento in stand by, quindi senza elettrodomestici o apparecchiature in funzione, consumava circa 20-25 watt. Negli anni ’90 il consumo in stand by è passato a 70 watt. Oggi arriviamo a 370 watt, prima ancora di mettere in funzione elettrodomestici e apparecchiature varie: quindi, consumi sempre più elevati su impianti che spesso sono superati e inadeguati, perché risalgono a qualche decennio fa e non sono stati aggiornati”.

Quindi, che cosa bisogna fare? “Il consiglio che dò – spiega Marani – è quello di far controllare il proprio impianto da un tecnico qualificato, e farsi consigliare da lui sugli adeguamenti necessari”. Quanto può costare l’adeguamento di un impianto elettrico? “Ipotizzando il caso peggiore, di dover adeguare l’impianto elettrico di un appartamento di cento metri, in cui non c’è niente a norma, il costo tra i 2000 e i 4000 euro. Una spesa tutto sommato abbordabile, ma soprattutto un investimento necessario in sicurezza”