Il Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza non dà sufficiente attenzione al mondo dell’autotrasporto: anzi, non ne dà nessuna. E questo nonostante il settore, durante la pandemia, abbia dimostrato di essere essenziale per il Paese, garantendo, per esempio, l’approvvigionamento costante delle merci in tutti i punti vendita d’Italia, da supermercati, alle farmacie, ai negozi. Ora il settore dell’autotrasporto ha bisogno, con urgenza, di certezze per andare avanti.

E’ questo il grido di allarme lanciato da Unatras (l’Unione delle associazioni degli autotrasportatori) alla Vice Ministro alle infrastrutture Teresa Bellanova, che da pochi giorni ha ricevuto la delega ufficiale all’autotrasporto. Servono, dice il Presidente di UNatras Amedeo GeneDani, conferme urgenti e un confronto a tutto campo sui problemi del settore.

Fondo per il rinnovo del parco veicolare

“E’ essenziale – si legge nella lunga lettera – continuare ad assicurare una dotazione finanziaria costante e duratura al Fondo per il rinnovo del parco veicolare istituito presso il MIMS che consenta, con contributi certi, agli autotrasportatori di cambiare e rottamare i veicoli più inquinanti ed obsoleti con i veicoli di ultima generazione che offre il mercato, a bassissime emissioni, sicuri e tecnologicamente avanzati.

“Una vera politica dell’intermodalità”

“Così come è essenziale attuare una vera politica dell’intermodalità, che a partire dalle misure già implementate dal MIMS quali Marebonus e Ferrobonus (finanziati fino al 2026), assicuri agli autotrasportatori attraverso dei voucher/buoni acquisto di scegliere la migliore e più conveniente combinazione di tragitto optando per le medie e lunghe distanze sull’utilizzazione della modalità marittima e ferroviaria, anziché compiere interamente quella stradale”.

 

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