In questo editoriale Jessica Morelli (Presidente di Cna Impresa Donna Ferrara) e Gulia Bratti (Presidente di Cna Comunicazione) si inseriscono nel dibattito scaturito dalla pubblicazione di un post, sui canali social del Comune di Ferrara, nell’ambito di una campagna sulla violenza alle donne. Il post grafico riportava in grande evidenza la frase “Se sei ubriaca sei in parte responsabile dello stupro”, ed ha generato forti polemiche. 

Indignazioni, rimpalli, accuse reciproche a noi francamente non interessano, ma le parole sono importanti!
Combattere la violenza sulle donne è una battaglia culturale di tutti e le istituzioni hanno il dovere di essere in prima linea.
L’unica arma per una battaglia culturale è il LINGUAGGIO: nessuno ha il diritto di usare un linguaggio che possa in qualche modo giustificare o minimizzare la gravità della violenza sulle donne. Non importa se per superficialità, incompetenza, mancanza di professionalità o mala fede, l’attenzione su questo tema non può mai essere abbassata.

Per esprimersi sui temi sociali in una realtà in continua evoluzione e cambiamento, la comunicazione richiede una continua elaborazione sia nel linguaggio utilizzato, sia nei canali scelti di cui è necessaria una profonda conoscenza.

Le campagne sociali hanno lo scopo di modificare le opinioni e abbattere i preconcetti, per questo, la creatività ha un ruolo ancora più strategico e responsabile e non può mai essere sottovalutato.

Il contenuto visivo ha un effetto duraturo sullo spettatore; quando ci viene proposto, può suggestionarci in modo molto profondo, di gran lunga superiore rispetto ai contenuti testuali redazionali poichè i processi umani del cervello fanno sì che lo visualizziamo 60.000 volte più velocemente.

Se in Italia nel 1971 l’UPA (Utenti Pubblicità associati), creò l’apposito ente “Pubblicità Progresso”, fu anche per realizzare comunicazioni sociali di qualità e sensibilizzare l’opinione pubblica capendo profondamente la responsabilità e la necessità di promuovere la diffusione di idee e azioni in modo professionale, anche quando il linguaggio usato può essere scioccante, e secondo i criteri del benessere sociale.

La comunicazione sociale è una responsabilità e se in generale la comunicazione è figlia della società in cui si nasce, può comunque mostrarle come essere migliore!

Jessica Morelli, presidente CNA Impresa Donna Ferrara
Giulia Bratti, presidente CNA Comunicazione e Terziario Avanzato Ferrara