E’ stato pubblicato, in questi giorni, il 1° Rapporto sul mercato dell’installazione impianti in Italia”, analisi congiunturale curata dal Cresme per la Cna che, per la prima volta, tiene conto di tutta la filiera degli impianti, dal quale emerge che l’impiantistica vale un terzo del totale dell’industria delle costruzioni, con 188mila imprese, 760mila addetti e 113 miliardi di valore della produzione. E, grazie alla spinta dell’innovazione e della manutenzione, il settore è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni a un ritmo compreso tra il 4 e il 5 % annuo fino al 2020 con il picco dell’impiantistica innovativa (+47,7 %complessivo). Per il 2015, in particolare, il Cresme stima un aumento del fatturato pari all’1,6 %.
In termini di occupati, fatturato, valore della produzione e capacità di resistere alla crisi, il settore dell’installazione degli impianti ha dimostrato una tenuta media migliore dell’economia in generale. Nel comparto, infatti, tra il 2008 e il 2012 gli addetti sono diminuiti dai 556mila del 2008 ai 507mila del 2012. Circa il 9 %, a fronte del 28 % riscontrato nelle costruzioni, dove l’occupazione è crollata da un milione e mezzo a poco più di un milione di addetti. La notevole differenza tra le performance dell’impiantistica e delle costruzioni è evidenziata da tutti gli indicatori economici più importanti: fatturato, investimenti, ore lavorate, salari, costo del personale.