“Al danno si aggiunge la beffa. E ora rischia di trasformarsi in farsa l’obbligo di certificazione per le persone e le imprese che installano impianti contenenti gas serra oppure, ne curano la manutenzione. Non esistono controlli né sanzioni nei confronti degli abusivi. E, addirittura, in alcuni appalti pubblici del settore non era chiesta la certificazione”. Lo ha afferma Cna Impiantisti che, in una propria nota, sottolinea inoltre come questa situazione ha fatto sì che solo 8.500 imprese abbiano deciso di certificarsi in via definitiva su 44mila imprese certificate a titolo provvisorio. Ciò, per colpa della malaburocrazia. “Il regolamento, nato per tutelare l’ambiente – rileva Cna Impiantisti – è stato ridotto a una serie di procedure inutili e costose, che finiscono esclusivamente per penalizzare le imprese senza, in cambio, garantire benefici di nessun genere. La totale assenza di controllo non è l’unica anomalia contenuta nella normativa sugli f-gas. Ottenere la certificazione è complesso e costoso”. La Cna chiede quindi di semplificare la vita degli operatori, riducendo costi ed oneri burocratici. Un primo passo utile e necessario è quello di evitare alle ditte individuali ed alle micro imprese di doversi certificare due volte, sia come persona che come impresa”