Giovedì 16 marzo l’Università di Ferrara presenta gli esiti di un progetto di ricerca sul tema “Etica aziendale e prevenzione del rischio reato: un approccio interdisciplinare al fenomeno del whistleblowing”.

Il seminario, che si svolgerà a partire dalle 14.30 c/o la Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza in Corso Ercole I D’Este, 44 – sarà l’occasione per illustrare e commentare il position paper elaborato dal gruppo di ricerca contenente informazioni e istruzioni operative per la costruzione di un sistema organizzativo di segnalazione conforme alla disciplina vigente in materia di c.d. whistleblowing.

Ma cos’è il whistleblowing?

Si tratta di strumento di compliance aziendale, tramite il quale i dipendenti ma anche clienti e fornitori di un’azienda possono segnalare, in modo riservato e protetto, eventuali illeciti riscontrati durante la propria attività. Anche per rispondere ai crescenti casi mediatici, come Luxleaks, Panama Papers e Cambridge Analytica, nel 2019 l’Unione Europea ha pubblicato la Direttiva UE sul Whistleblowing (2019/1937): un testo che mira a definire uno standard comune minimo di tutela dei segnalanti valido in tutti i Paesi membri. La norma prevede – tra gli altri – l’obbligo per aziende con più di 50 dipendenti di introdurre un canale di segnalazione interno all’organizzazione, di rispettare serrate scadenze nella comunicazione con i segnalanti e di garantire loro tutela contro atti discriminatori (mobbing, demansionamento, licenziamento, ecc…).

Nonostante si tratti di una disciplina non cogente per le imprese di piccole dimensioni, il whistleblowing sollecita una riflessione non solo sull’ovvio tema della prevenzione degli illeciti ma anche sulla necessità di coinvolgere e sensibilizzare la società civile nella lotta all’illegalità, responsabilizzando e coinvolgendo dipendenti e cittadini nella creazione di una comunità aziendale e sociale più etica e trasparente.

L’ingresso è libero e gratuito. Non è richiesta registrazione