In attuazione della Legge 27 dicembre 2023, n. 206 (Legge sul Made in Italy), è pienamente operativa la Sezione Speciale del Registro Imprese dedicata alle Imprese Culturali e Creative (ICC). L’iscrizione in questa sezione è fondamentale per ottenere il riconoscimento giuridico di Impresa Culturale e Creativa e per accedere ai benefici dedicati.
N.B. Ad oggi, l’unico fondo attivo per le ICC è il Fondo ICC 2021-2027 istituito per promuovere la nascita, crescita e posizionamento competitivo delle micro, piccole e medie imprese nei settori culturali e creativi nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le iscrizioni sono state fissate con avvio ufficiale al 30 settembre 2025.
SOGGETTI AMMESSI E REQUISITI FONDAMENTALI
Possono richiedere l’iscrizione i seguenti soggetti, purché svolgano attività stabile e continuativa con sede in Italia o in Stati UE/SEE e siano soggetti passivi d’imposta in Italia:
– Enti di qualsiasi forma giuridica (incluse società di persone, di capitali, cooperative, consorzi).
– Lavoratori autonomi (come imprese individuali iscritte al Registro Imprese).
– Enti del Terzo Settore (ETS), Imprese Sociali, fondazioni e associazioni, purché operino prevalentemente in forma d’impresa.
– Start up innovative.
Il requisito oggettivo essenziale per l’iscrizione è lo svolgimento, in via esclusiva o prevalente, di attività culturali e creative. Le attività ammesse vanno dall’ideazione e produzione fino alla diffusione, promozione, conservazione e valorizzazione di beni, servizi e prodotti culturali. Il perimetro è molto ampio e ricomprende musica, audiovisivo, radio, moda, architettura e design, arti visive, spettacolo dal vivo, patrimonio materiale e immateriale, artigianato artistico, editoria e letteratura. La definizione, inoltre, si estende anche alle attività di supporto e ausiliarie, purché strettamente funzionali a quelle principali.
CRITERIO DI PREVALENZA E CODICI ATECO
La qualifica ICC si ottiene se l’impresa rispetta il criterio della prevalenza, ovvero quando oltre il 50% del volume d’affari deriva dalle attività culturali e creative (ICC).
L’attività economica prevalente deve corrispondere a uno dei codici ATECO inclusi nell’elenco ministeriale, come specificato nell’Allegato A del Decreto 10 luglio 2025. È altresì necessario essere in regola con i versamenti contributivi.
COME AVVIENE LA PROCEDURA DI ISCRIZIONE
La richiesta di iscrizione deve essere presentata al registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente mediante una pratica telematica di Comunicazione Unica.
La pratica telematica può essere predisposta ed inviata attraverso il portale “Depositi e Istanze REgistro Imprese (DIRE)”,
IMPORTANTE: L’iscrizione nella Sezione Speciale del Registro Imprese comporta anche la contestuale iscrizione nell’Albo nazionale delle imprese culturali e creative di interesse nazionale istituito presso il Ministero della Cultura. L’ottenimento della qualifica permette, inoltre, di inserire la dicitura “impresa culturale e creativa” o “ICC” nella denominazione sociale.
Per tutti i dettagli operativi e per l’elenco completo dei codici ATECO ammessi, si rinvia all’Allegato del Decreto Ministeriale MIMIT 10 luglio 2025 (pubblicato in GU n. 171 del 25 luglio 2025), che disciplina la Sezione speciale del Registro ICC.
LA POSIZIONE DI CNA
CNA accoglie con favore la disciplina sulle ICC, considerandola un punto di partenza importante per rafforzare il legame tra cultura, creatività e impresa. In particolare, il riconoscimento giuridico e l’accesso a misure dedicate rappresentano un’opportunità di crescita e consolidamento per le micro e piccole imprese.
Tuttavia, si evidenzia la necessità di proseguire l’attività di proposta per rendere il quadro normativo più inclusivo e adeguato alla rapida evoluzione delle professioni creative. Tra le criticità individuate figurano l’eccessiva rigidità del criterio ATECO e il disallineamento tra le definizioni adottate a livello nazionale e quelle, spesso più ampie, utilizzate a livello regionale. L’obiettivo di CNA è garantire che nessuna impresa resti esclusa e favorire l’uniformità territoriale e per questo stiamo proseguendo l’interlocuzione con il Ministero.
SUPPORTO E INFORMAZIONI
Per eventuali domande, supporto tecnico sull’iscrizione e chiarimenti operativi, gli uffici di CNA sono a completa disposizione. Vi invitiamo a rivolgervi ai vostri consulenti fiscali o a Silvia Merli, responsabile CNA Cinema e Cultura silvia.merli@cnafe.it
ALLEGATI:
Decreto Mimit 10 luglio – Imprese creative con allegato Ateco


