Dal Rapporto rifiuti speciali 2025 elaborato dall’Ispra si evince un aumento dell’1.9% nella produzione complessiva di rifiuti generati dal sistema produttivo nazionale rispetto al 2022.
Questo incremento è principalmente legato alle politiche nazionali di questi ultimi anni, finalizzate alla promozione dell’efficienza energetica e della transizione ecologica del nostro Paese. Nel 2023, al fine di raggiungere i target europei, il Governo ha introdotto numerosi incentivi per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano, che hanno stimolato importanti interventi di ristrutturazione in tutto il Paese. A questi, si sono aggiunte le attività connesse ai cantieri per la costruzione di infrastrutture, opere pubbliche e di edilizia abitativa e commerciale, che hanno contribuito ulteriormente alla crescita dei quantitativi di rifiuti.
Nel contesto attuale, i rifiuti provenienti da attività di costruzione e demolizione si confermano come la componente più significativa dei rifiuti speciali, rappresentando il 51% del totale, pari a circa 81,4 milioni di tonnellate.
Parallelamente, si registra un incremento anche nella capacità di recupero a livello nazionale. Il rapporto evidenzia infatti che, nel 2023, il tasso di recupero di questi rifiuti — calcolato sulla base dei dati relativi a produzione e gestione — ha raggiunto circa l’81%, in crescita rispetto al 78% del 2022. Questo dato supera ampiamente l’obiettivo europeo del 70%, segnando un importante passo avanti verso una gestione sempre più circolare dei rifiuti nel settore delle costruzioni.
Riferimento: https://www.isprambiente.gov.it/it/banche-dati/banche-dati-folder/rifiuti


