Con la Legge di Bilancio 2025 è arrivata una novità importante: dal 1° gennaio 2025 tutti gli amministratori di società dovranno avere e comunicare un indirizzo PEC personale (domicilio digitale) da iscrivere al Registro delle Imprese.

Terzo settore ed enti sportivi sono coinvolti da questo obbligo? Solo in parte.

1. Sono obbligate: le società del Terzo Settore (imprese sociali, cooperative) e le società Sportive (Soc. sportive dilettantistiche e società professionistiche).
2. Non sono obbligati: gli enti costituiti in forma di associazione, anche se iscritti al repertorio economico amministrativo (REA) presso la Camera di Commercio

Quindi:
Se rientri nel caso 2, non devi fare nulla.
Se rientri nel caso 1, ecco quali sono gli obblighi di legge.

Da quando scatta l’obbligo?

Nuove società dal 1° gennaio 2025 → l’obbligo parte già con la domanda di iscrizione.
Società già esistenti → c’è tempo fino al 30 giugno 2025 per mettersi in regola.
Inoltre, se entro quella data viene nominato o rinnovato un amministratore o un liquidatore, la PEC va comunicata subito, anche prima del 30 giugno.

Un indirizzo PEC per ogni amministratore

La norma richiede un domicilio digitale personale per ogni singolo amministratore, non per l’organo nel suo insieme.
Non si può usare la PEC della società!
Serve un indirizzo esclusivo per l’amministratore, per garantire comunicazioni dirette da parte di terzi interessati.
Se attualmente è stata usata la PEC dell’azienda anche per l’amministratore, va corretta entro il 30 giugno 2025.

E se uno è amministratore di più imprese?

Può scegliere di usare lo stesso indirizzo PEC per tutte, oppure di usare indirizzi diversi per ogni società (o gruppo di società).

Cosa succede se non si comunica la PEC?

Il mancato adempimento comporta una sanzione da 103 € a 1.032 €.

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