Con la Legge di Bilancio 213 del 30 dicembre 2023 (articolo 1 commi 183-185) i titoli di stato e altri prodotti finanziari garantiti dallo Stato, come i Buoni e i libretti postali, sono stati esclusi dal calcolo del patrimonio familiare ai fini dell’ ISEE, fino all’importo di 50mila euro complessivi.

Dopo un confronto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’INPS aveva informato che l’entrata in vigore della disposizione non sarebbe stata immediata, essendo subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento (DPCM n. 159 del 2013).

Il MdLPS ha ribadito la necessità di attuare il nuovo meccanismo di calcolo entro il 5 marzo prossimo, data di entrata in vigore del DPCM, e l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, in sede di compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), dovrà essere il cittadino a dichiarare il valore al netto dei titoli di Stato per ciascun rapporto finanziario, sulla base delle istruzioni già fornite agli intermediari bancari per garantire una corretta certificazione.

La Consulta dei CAF ha espresso immediate e forti perplessità sul meccanismo presentato, evidenziando in particolare le criticità legate alla tempistica di attuazione di questa importante novità.

Alla luce delle varie criticità esposte, il MdLPS, l’Agenzia delle Entrate e l’INPS hanno accolto e condiviso le obiezioni e si sono riservati di verificare le modalità di certificazione bancaria attualmente adottate, in collaborazione con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI).

In attesa che si approfondisca tale verifica, è stato pertanto convenuto di posticipare l’entrata in vigore del nuovo meccanismo di calcolo per tutto il mese di marzo.

Si informa inoltre che i tempi per ricevere l’attestazione ISEE da parte di Inps si sono allungati per le alte richieste, per cui l’Istituto ha fatto sapere che i 10 giorni canonici per il rilascio dell’attestazione ISEE potrebbero allungarsi.

Rammentiamo inoltre che a decorrere dal 1° luglio 2023, la presentazione della Dsu da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata, fermo restando la possibilità di inoltrarla anche per via ordinaria. Sembra quindi che l’Istituto darà priorità a chi utilizzerà la procedura precompilata dal sito INPS con le proprie credenziali tramite Spid, CIE o CNS.

Cna non può sostituirsi nella compilazione dal sito dell’INPS, ma può definire una nuova DSU, attraverso i propri canali standard e nelle modalità fino ad ora utilizzate.

Cna opererà per informarvi tempestivamente di eventuali ulteriori modifiche.