Nel testo emendato della legge di bilancio per il 2025, in corso di approvazione, viene prevista una stretta sugli investimenti 4.0. Nello specifico:
BENI MATERIALI 4.0
Per i beni MATERIALI di cui all’allegato A della legge 232/2016, acquistati dal 1° gennaio 2025, viene introdotto un tetto di risorse disponibili, pari 2,2 miliardi di Euro, che saranno erogate secondo l’ordine cronologico di ricevimento delle prenotazioni. Restano salvi da questa modifica, gli investimenti per i quali antro la data di pubblicazione della legge di bilancio (quindi sicuramente prima del 31 dicembre), il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Ricordiamo le misure del credito d’imposta:
20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro
BENI IMMATERIALI 4.0
Per i beni IMMATERIALI di cui all’allegato B della legge 232/2016, viene anticipato dal 31/12/2025 al 31/12/2024 il termine di vigenza del credito d’imposta. Restano salvi gli investimenti per i quali il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione entro il 31/12/2024 e la consegna venga effettuata entro il 30 giugno 2025. In quest’ultimo caso il credito d’imposta spetta nella misura del 15% con un massimale di un milione di Euro.
Le imprese interessate possono valutare l’eventuale anticipazione di ordini / versamento di acconti, compatibilmente con lo stato delle eventuali pratiche Sabatini in corso.