Creare connessioni per lo sviluppo dle territorio; era questa la parola d’ordine dell’assemblea annuale di Cna Ferrara intitolata – appunto – Connessioni, unire le forze per lo sviluppo del territorio.
“La nostra non è un’enunciazione astratta – ha detto il Presidente di Cna Ferrara Davide Bellotti nella relazione di apertura – ma una vera e propria chiamata all’azione, che richiede una visione collettiva e una sinergia concreta tra forze politiche, economiche, sociali e culturali”.

Bellotti ha individuato gli ambiti che contengono le opportunità più rilevanti. Primo fra tutti la recente istituzione della Zona Logistica Semplificata: lo strumento offre agevolazioni fiscali, incentivi economici e semplificazioni per attrarre investimenti, ma va rapidamente riempito di contenuti e progetti, che devono nascere da un’analisi condivisa tra pubblico e privato. Bellotti ha individuato altri ambiti di sviluppo: il sistema del turismo, che dopo la pandemia ha ripreso a crescere grazie alla lungimiranza degli imprenditori, ma ora ha bisogno di una seria programmazione territoriale; il sistema del commercio; e naturalmente l’Università, che con i suoi 28mila studenti potrebbe dare nuova linfa al tessuto imprenditoriale ferrarese e agli organici delle imprese.

“Abbiamo costruito questa assemblea coinvolgendo gli interlocutori economici e istituzionali del territorio – ha spiegato il direttore di Cna Ferrara Matteo Carion – proprio perché crediamo nella urgenza di un cambio di passo e nella necessità di lavorare uniti. Ci attendiamo, su questo punto, una forte condivisone”

Stefano Zamagni, economista tra i più autorevoli, professore dell’Università di Bologna, nel corso della propria relazione ha sottolineato la necessità di favorire uno sviluppo endogeno del territorio, basato cioè sulle caratteristiche e le potenzialità del territorio stesso e non calato dall’esterno. Ha dato quindi alcuni suggerimenti: creare una Academy – un ente di ricerca e sviluppo – sostenuta da tutti gli oltre quattromila imprenditori di Cna; pretendere che le imprese siano coinvolte nelle scelte del territorio in base ai principi di coprogrammazione e coprogettazione territoriale riconosciuti dalla Corte Costituzionale; collaborare con l’Ateneo estense e con il suo enorme potenziale di ricerca.

Sulla scuola, e sulla sua importanza per la crescita e lo sviluppo ha focalizzato l’attenzione Patrizio Bianchi, economista, ex assessore regionale e poi ministro dell’Istruzione. Bianchi ha ricordato l’impulso dato dalla Regione Emilia-Romagna a una scuola più strettamente collegata con il sapere tecnico e con le professioni. “La scuola – ha detto – deve essere aperta, inclusiva, affettuosa, deve insegnare ai giovani a mettersi in relazione con gli altri, e quindi a creare le connessioni che questa assemblea rivendica”. Accanto alla scuola serve un ambiente vivo e vitale, in cui la creatività e il desiderio di innovazione possano concretizzarsi.

Vincenzo Colla, assessore alle attività produttive della giunta regionale uscente, ha esortato Ferrara a inserirsi in un sistema di relazioni (o connessioni) aperte. Guardare quindi a Ravenna e al suo Porto, oggi arricchito di opportunità dalla ZLS; guardare al Veneto e al porto di Trieste; guardare al tecnopolo di Bologna, e così via. “Due problemi vanno affrontati, nel territorio di Ferrara, con grande urgenza: l’inverno demografico e la gravissima carenza di infrastrutture, che per un territorio così importante non è più accettabile”.

Per Francesco Carità, assessore alle attività produttive del Comune di Ferrara, la collaborazione con le associazioni imprenditoriali è un punto fermo dell’attuale amministrazione nelle scelte economiche che riguardano il territorio. Diletta D’Andrea, consigliera provinciale, ha riconosciuto la necessità di un coordinamento territoriale che favorisca un collegamento tra mondo della scuola e mondo delle imprese, ma ha anche sottolineato l’urgenza di un intervento normativo che ridia alle province centralità e ruoli di coordinamento. Stefano Di Brindisi, amministratore unico di Sipro, ha sottolineato il ruolo che l’agenzia per lo sviluppo svolge da anni come punto di riferimento dei diversi interlocutori sociali ed economici. Roberta Fogli, presidente della Coop Sociale Girogirotondo, ha sottolineato l’importanza di parlare il linguaggio dell’equità, grazie al quale lo sviluppo economico può saldarsi con lo sviluppo sociale.

In conclusione, prima della consegna dei Premi Radici e Futuro, il Presidente Cna Emilia-Romagna Paolo Cavini ha rivolto all’assemblea un saluto conclusivo in cui ha sottolineato l’impegno di Cna, a livello nazionale e regionale, per la creazione di percorsi di formazione rivolti anche a potenziale manodopera straniera. Cna ha ben presente il valore delle connessioni: tra i propri imprenditori, ma anche con le istituzioni locali, nazionali ed europee.

Al termine è stato conferito il premio Radici e Futuro alle seguenti imprese: ALFAOMEGA S.R.L. – Società di consulenza aziendale; COOP. SOCIALE GIROGIROTONDO – Servizi alla persona; ENGIN PLAST S.R.L. – Apparecchiature per la lavorazione delle materie plastiche; F.LLI RIZZIERI 1969 S.R.L. – Lavorazione carni in modo sostenibile; FUTURA INFORMATICA DI TOCCHIO PAOLO & C. S.A.S. – Tecnologie informatiche per la produttività; IMPRESA PAESANTI S.R.L. – Scavo dei fondali, manutenzione infrastrutture marittime; ISOLMET S.R.L. – Sviluppo e produzioni particolari in poliuretano e coibentazioni termiche; LAMBERTINI COSTRUZIONI S.R.L. – Costruzioni edili e ristrutturazioni; LODI S.R.L. – Imballaggi ortofrutticoli in legno di pioppo; M.P.M. S.R.L. DI MONTANARI IDO E C. – Carpenterie leggere lavorazione di metalli e leghe; SM S.R.L. – Saldatura, lavorazioni CNC e assemblaggi meccanici; TECHNOTERMICA S.R.L. – Riscaldamento e condizionamento, coibentazioni e sistemi di isolamento; TERMEC S.R.L. – manutenzione e assistenza tecnica per impianti fotovoltaici, di climatizzazione e riscaldamento; TIEMME MECCANICA S.R.L. – Lavorazioni meccaniche e costruzione di macchine automatiche