Ma è già partito un servizio ad hoc per assistere le imprese che devono richiedere il documento.
Entrerà in vigore il primo ottobre la cosiddetta Patente a crediti, o a punti, per i cantieri edili. Una novità che coinvolge migliaia di imprese e lavoratori autonomi in tutta Italia, e che condiziona la possibilità di accedere e operare all’interno di un cantiere edile al possesso di un punteggio minimo, ottenuto soddisfacendo una serie di requisiti stabiliti per legge. Cna Ferrara si sta già muovendo per assistere le imprese nell’ottenere la patente a punti: nel frattempo, non nasconde le proprie perplessità per questa misura.
“La normativa sulla patente a punti – spiega il Presidente di Cna Costruzioni Ferrara, Paolo Mazzini – nasce dopo il tragico incidente avvenuto in febbraio a Firenze nel cantiere di un centro commerciale e costato la vita a tre operai. Obiettivo, ridurre l’impatto degli incidenti sul lavoro e scongiurare nuove tragedie.
“Il fine è nobile – prosegue Mazzini – ma lo strumento scelto, purtroppo, non è adeguato allo scopo: così come è stata concepita, la patente a punti è solo un ulteriore appesantimento burocratico che mette in difficoltà soprattutto le piccole e piccolissime imprese, senza contribuire a migliorare la sicurezza”.
Come funziona la patente a crediti
In estrema sintesi, come funziona la patente a crediti? “Per ottenerla – spiega il responsabile di Cna Costruzioni Luca Grandini – l’impresa o il lavoratore autonomo deve essere iscritto alla Camera di Commercio, deve aver adempiuto agli obblighi di formazione, deve possedere una serie di documenti che comprovano la regolarità contributiva e fiscale dell’impresa, e deve aver nominato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Ogni patente parte con una dotazione minima di 30 punti, che possono essere incrementati in base alla storia dell’azienda e a investimenti in salute e sicurezza sul lavoro. Ma i punti si possono anche perdere, in caso di mancati adempimenti o in caso di incidenti sul lavoro, Quando il punteggio disponibile scende sotto la quota 15, l’impresa non può più accedere al cantiere. La patente viene inoltre sospesa d’ufficio per dodici mesi in caso di incidente mortale imputabile a colpa grave dell’impresa ”.
“Solo burocrazia: la sicurezza è un’altra cosa”
“Come si vede – interviene Paolo Mazzini – la patente a punti si basa su una serie di documenti, requisiti e adempimenti che sono già obbligatori per l’impresa e disponibili per chi ha il compito di controllare. Tradurre tutto questo in una classifica a punti che comporta ulteriori adempimenti non aggiunge nulla alla sicurezza e mette in difficoltà soprattutto le piccole imprese, perché quelle di maggiori dimensioni, abilitate ad accedere ad appalti oltre 1.033.000 euro (la cosiddetta Soa di terza classe) sono esentate dall’obbligo”.
E quindi cosa si può fare, in concreto, per incrementare la sicurezza sul lavoro? “Bisogna puntare sulla formazione dei lavoratori e sul dialogo continuo, sul territorio, tra rappresentane imprenditoriali e rappresentanze sindacali. Bisogna ridurre o addirittura abbattere i costi della formazione alla sicurezza, e parallelamente migliorare la qualificazione professionale delle maestranze. Solo così, creando un ambiente favorevole alla collaborazione e all’ascolto riusciremo a fare passi avanti concreti verso una maggiore sicurezza nei cantieri e nei posti di lavoro”.
“Intanto – conclude il responsabile di Cna Costruzioni Luca Grandini – abbiamo già attivato un servizio di consulenza per tutte le imprese che devono o intendono presentare la domanda di patente a crediti. Il primo check up è gratuito per le imprese socie”