PNRR: legge di conversione n.56/2024

È entrata in vigore il 1° maggio 2024 la legge 29 aprile 2024 n.56 di conversione del decreto-legge 19/24, meglio noto come decreto PNRR quater.

Si fornisce un riepilogo delle principali disposizioni contenute nel provvedimento di interesse per i datori di lavoro

Disposizioni in materia di benefici normativi e contributivi
La normativa richiede ai datori di lavoro di soddisfare alcune condizioni per godere dei benefici normativi e contributivi in materia di lavoro. Queste condizioni includono il possesso del documento unico di regolarità contributiva (DURC) e l’assenza di violazioni in materia di lavoro, condizioni di lavoro, salute e sicurezza, come individuate con decreto ministeriale, fermi restando gli obblighi legali e il rispetto degli accordi e contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale.

Anche in caso di successiva regolarizzazione degli obblighi contributivi e assicurativi, nonché delle violazioni in materia di lavoro, i benefici possono essere mantenuti, purché la regolarizzazione avvenga entro i termini stabiliti dagli organi di vigilanza secondo le disposizioni di legge. Tuttavia, se vengono accertate violazioni amministrative non regolarizzabili, il recupero dei benefici erogati non potrà superare il doppio dell’importo della sanzione amministrativa verbalizzata.

Disposizioni in materia di appalti, subappalti, distacco e somministrazione
Per combattere l’abuso dell’esternalizzazione delle attività, messa in atto al solo fine di ridurre i costi del lavoro, è stabilito che i lavoratori occupati in appalti o subappalti devono ricevere un trattamento economico non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi più rappresentativi nel settore e nella zona geografica dell’appalto. Inoltre, la responsabilità solidale si estende a tutti i soggetti coinvolti in appalti illeciti, nelle ipotesi in cui l’utilizzatore ricorre alla somministrazione di lavoro non conforme alle norme (es. da soggetti non autorizzati o al di fuori dei limiti di somministrazione previsti) o al distacco non genuino in quanto privo dei requisiti richiesti.

Inasprimento regime sanzionatorio per lavoro irregolare
Vene previsto un inasprimento delle sanzioni per il lavoro irregolare, con un aumento del 30% per l’impiego di lavoratori in nero e del 20% per altre violazioni quali la somministrazione illecita, appalti e distacchi irregolari. Si aumentano del 20% anche le sanzioni per la mancata comunicazione dei distacchi di lavoratori e per il mancato rispetto dell’orario di lavoro massimo e dei periodi di riposo.

Vengono introdotte sanzioni penali contro la somministrazione abusiva di personale, sostituendo le precedenti sanzioni amministrative.

Si prevede l’arresto o l’ammenda per l’esercizio non autorizzato della somministrazione di lavoro, la ricerca e selezione del personale, e il supporto alla ricollocazione di personale.
L’assetto sanzionatorio penale e amministrativo è il seguente:

  • L’esercizio non autorizzato delle attività di agenzia di somministrazione è punito con la pena dell’arresto fino a un mese o dell’ammenda di 60€ per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di lavoro. Se non vi è scopo di lucro, la pena è dell’arresto fino a due mesi o dell’ammenda da 600€ a 3.000€ ;
  • L’esercizio non autorizzato delle attività di ricerca, selezione e supporto alla ricollocazione è punito con la pena dell’arresto fino a tre mesi o dell’ammenda da 900€ ad 4.500€. Se non vi è scopo di lucro, la pena è dell’arresto fino a quarantacinque giorni o dell’ammenda da 300€ a 1.500€ ;
  • L’utilizzatore che ricorra alla somministrazione di prestatori di lavoro da parte di soggetti non autorizzati o diversi da quelli previsti da norma, o comunque al di fuori dei limiti ivi previsti, si applica la pena dell’arresto fino a un mese o dell’ammenda di 60€ per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di occupazione ;
  • Nei casi di appalto privo dei requisiti e di distacco privo dei requisiti l’utilizzatore e il somministratore sono puniti con la pena dell’arresto fino a un mese o dell’ammenda di 60€ per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di occupazione ;
  • Quando la somministrazione di lavoro è attuata con la specifica finalità di eludere norme inderogabili di legge o di contratto collettivo applicate al lavoratore, il somministratore e l’utilizzatore sono puniti con la pena dell’arresto fino a tre mesi o dell’ammenda di 100€ per ciascun lavoratore coinvolto e per ciascun giorno di somministrazione ;
  • Le sanzioni saranno aumentate del 20% nel caso in cui vi sia reiterazione degli illeciti. L’importo delle pene pecuniarie proporzionali non può, in ogni caso, essere inferiore a euro 5.000 né superiore a euro 50.000.

Lista di conformità per datori di lavoro virtuosi
Viene prevista una premialità in favore dei datori di lavoro che non commettono violazioni o irregolarità nella gestione dei rapporti di lavoro, compresa la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
In tali casi l’Ispettorato nazionale del lavoro rilascia un attestato e inserisce il datore di lavoro in un apposito elenco informatico denominato “Lista di conformità INL”, accessibile pubblicamente, previo loro consenso.
I datori di lavoro presenti nella lista non saranno soggetti a ulteriori controlli da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro per un periodo di dodici mesi, a eccezione di verifiche relative alla salute e sicurezza sul lavoro, o a seguito di richieste di intervento o a seguito di indagini disposte dalla Procura della Repubblica.

Infine, qualora in seguito, vengono accertate violazioni o irregolarità basate su nuovi elementi di prova, l’Ispettorato nazionale del lavoro provvederà a rimuovere il datore di lavoro dalla Lista di conformità INL.

Certificato di congruità della manodopera negli appalti
Viene previsto che nell’ambito degli appalti pubblici e privati di realizzazione dei lavori edili, prima di procedere al saldo finale dei lavori, il responsabile del progetto, negli appalti pubblici, e il committente, negli li appalti privati, verificano congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva, secondo la disciplina di cui al c.d. “DURC di congruità”.

Versamento del saldo finale negli appalti privati
Viene stabilito, che nei casi di appalti privati del valore di almeno 500.000 euro, il versamento del saldo finale in assenza di esito positivo della verifica di congruità o di previa regolarizzazione della posizione da parte dell’impresa affidataria dei lavori, comporta la sanzione amministrativa da euro 1.000 ad euro 5.000 a carico del committente.

La verifica delle suddette violazioni e l’applicazione delle relative sanzioni saranno a carico degli organi di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, nel rispetto delle rispettive competenze normative e anche in seguito a segnalazioni di enti pubblici e privati.

Salute e sicurezza nei cantieri – Patente a punti:
La disposizione introduce, dal 1° ottobre 2024, un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi nei cantieri che si baserà sul meccanismo della cd. “Patente a Punti”. Le novità coinvolgeranno le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei e mobili (ossia “qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco è riportato nell’allegato X”) che dovranno possedere una “patente a punti” digitale, rilasciata dall’Ispettorato nazionale del lavoro (INL).

Di seguito le principali caratteristiche:

Ambiti settoriali
La “patente a punti” troverà inizialmente applicazione per imprese che operano nei cantieri temporanei e mobili, ma è prevista una possibile estensione ad altri ambiti di attività individuati da un decreto ministeriale da adottare in base a quanto previsto da uno o più accordi stipulati a livello nazionale dalle Parti sociali.

Esclusione per Qualificati SOA
Le imprese che possiedono l’attestato di qualificazione SOA, in una classifica pari o superiore alla III, sono esenti dal possesso della patente a punti.

Requisiti per ottenere la Patente
Per ottenere la patente imprese e lavoratori autonomi devono essere iscritti alla Camera di Commercio, essere in regola con la formazione sulla sicurezza, possedere un DURC valido, il Documento di Valutazione dei Rischi e il DURF.

Rilascio Digitale
La patente digitale sarà rilasciata dall’INL e le informazioni sui punti saranno registrate in un’apposita Sezione del “portale nazionale del sommerso”. I dettagli su come ottenerla saranno definiti in un prossimo decreto.

Crediti Iniziali e Decurtazioni
La patente parte con 30 crediti. I crediti iniziali possono essere ridotti per violazioni (es. quelle dell’allegato I e XI del D. Lgs. 81/08, ecc.) o infortuni a seconda della gravità delle inadempienze, fino ad un massimo di 20 crediti per l’infortunio mortale di un lavoratore. Non si potrà operare in caso di un numero di crediti inferiore a 15.

Recupero Crediti
Si possono recuperare fino a 15 crediti seguendo dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza. Dopo due anni senza violazioni, si guadagna 1 credito annuo (max 10 crediti). Le imprese che adottano modelli di organizzazione e gestione della sicurezza (MOG 231) ottengono 5 crediti extra.

Obblighi del Committente /Responsabile dei lavori
Chi commissiona i lavori deve verificare che le imprese o i lavoratori autonomi abbiano la patente a punti o, se esenti, l’attestato SOA.

Trasmissione di Documenti
Prima di iniziare i lavori oggetto del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, il Committente/Responsabile dei lavori deve trasmettere all’amministrazione una dichiarazione che attesti la verifica del possesso della patente a punti.

La normativa è monitorata costantemente da CNA a tutti i livelli; prossimamente saranno organizzati seminari tecnici di approfondimento.

Si riporta in allegato la tabella della decurtazione dei crediti