Alla fine dell’anno scorso, l’avvio dell’obbligo di nomina del consulente ADR per gli speditori ha sollevato parecchi dubbi e preoccupazioni. Facciamo un attimo il punto della questione.
Questa comunicazione è sicuramente di interesse per gli autoriparatori, i trasportatori, i produttori di rifiuti pericolosi, gli impiantisti e gli edili, se produttori di rifiuti pericolosi.
Cos’è l’ADR?
L’ADR è l’accordo europeo che regolamenta il trasporto di merci pericolose (e rifiuti classificati come merci pericolose) su strada.
Chi è lo speditore?
Fra le varie figure prese in considerazione nella norma, vi è quella dello speditore che è l’impresa che spedisce merci pericolose (o rifiuti classificati come merci pericolose) per conto proprio o per conto terzi. Quindi è considerato speditore anche la ditta produttrice di rifiuti classificati come merci pericolose che smaltisce una o più volte l’anno tramite vettori terzi (ad es. l’officina meccanica che produce batterie al piombo e che le smaltisce tramite un trasportatore terzo).
Quali sono gli obblighi?
Fra i diversi obblighi imposti dalla norma in capo agli speditori c’è quello della nomina del consulente ADR, figura professionale avente preparazione adeguata e atta a facilitare la prevenzione dei rischi derivanti dal trasporto delle merci pericolose.
Purtroppo attualmente non esiste una norma emanata ufficialmente dagli enti preposti che indichi una corrispondenza automatica fra codice CER e numero ONU.
Di seguito viene proposta una la tabella con l’elenco completo delle Classi ADR, ma sono le caratteristiche di pericolo HP (HP1 Esplosivo, HP2 Comburente, HP3 Infiammabile, HP6 Tossicità acuta, etc..) che emergono dalle analisi rifiuto che determinano se il rifiuto deve viaggiare in ADR o meno (attenzione: per alcune HP vanno comunque valutati i casi specifici).
Per quanto riguarda le esenzioni esistono varie tipologie di esenzione previste dall’ADR:
Esenzione parziale (“a determinate condizioni si applicano solo alcune disposizioni dell’ADR”. Comprendono Quantità esenti, Quantità limitate, Quantità limitate per unità di trasporto)
Esenzione totale (“a determinate condizioni non si applica alcuna disposizione dell’ADR”)
Le esenzioni per quantità si valutano consultando la Tabella A dell’ADR una volta assegnato il corretto numero ONU alla merce, quindi è bene affidarsi agli esperti per valutare i singoli casi.
Esempio di Quali possono essere le esenzioni?
Con la nota esplicativa del 21 dicembre 2022 (vedi circolare), il MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) ha chiarito che le esenzioni previste dalla normativa per gli altri soggetti sono da considerarsi valide anche per gli speditori. Vediamo pertanto quando gli speditori, e le altre figure, possono fare a meno della nomina del consulente ADR:
- quando i quantitativi delle merci spedite per ogni trasporto non superano i 1000 kg/l per materie (o rifiuti) appartenenti alla categoria di trasporto 3 dell’ADR (ad es. olio motore esausto, batterie al piombo, filtri dell’olio, etc…) o 333 kg/l per quelle appartenenti alla categoria 2 dell’ADR (ad es. batterie al litio, etc…),
- quando si tratta di spedizioni nazionali occasionali di materie (o rifiuti) appartenenti alla categoria di trasporto 3 dell’ADR in quantitativi superiori ai 1000 kg/l, cioè non effettuate come attività principale o accessoria, che non eccedono le 24 volte l’anno, le 3 volte al mese e le 180 t totali annue.
Quali sono gli adempimenti?
Sottolineiamo che, anche nelle condizioni di non obbligatorietà della nomina del consulente ADR, gli speditori dovranno comunque ottemperare alle altre prescrizioni sancite dall’accordo (ad es. utilizzo di imballaggi omologati, etichettatura e marcatura degli imballaggi, compilazione corretta del documento di trasporto/formulario rifiuti, etc…).
In modo Particolare a seguito del DM del 7 Agosto 2023 si porta in evidenza l’Obbligo Formativo e di Registrazione:
Il legale rappresentante dell’impresa, è responsabile della costante formazione del proprio personale che rientra nella gestione dei rifiuti classificati in ADR, secondo quanto previsto nel capitolo 1.3 dell’ADR.
L’obbiettivo è il raggiungimento di un congruo livello di consapevolezza del proprio personale relativamente ai procedimenti da seguire.
La registrazione dell’avvenuta formazione deve essere conservata per almeno cinque anni e resa disponibile all’autorità competente su richiesta.
Ogni impresa deve predisporre un apposito registro separato interno di monitoraggio del numero di spedizioni di rifiuti classificati ADR eseguite annualmente, integrato di:
- Dati di classificazione e identificazione di ogni spedizione,
- Data di esecuzione,
- Tipo di confezionamento (genere di imballaggio, recipiente a pressione, IBC o grande imballaggio),
- Quantitativo netto.
Tale registro, compilato per ogni anno solare, dovrà essere archiviato (in modalità cartacea o digitale) per un tempo minimo di cinque anni e reso disponibile all’amministrazione in caso di richiesta.