Dal 2021 i flexible benefits sono strutturali pertanto, i lavoratori metalmeccanici del settore riceveranno 200 euro all’anno che potranno spendere per i beni e servizi secondo quanto previsto dal contratto.
Le aziende che applicano il CCNL per l’industria metalmeccanica dovranno, dunque, nel mese di giugno di ogni anno, mettere a disposizione dei lavoratori questi strumenti di welfare.
I lavoratori, dal canto loro, potranno utilizzarli entro il 31 maggio dell’anno successivo.
Evidente quindi, la natura mutualistica e sociale del welfare aziendale che diventa sempre più parte integrante della retribuzione. Oltre che elemento essenziale nelle prestazioni del rapporto di lavoro.
La sfida oggi è fornire ai dipendenti strumenti capaci di sostenerne il potere d’acquisto e le necessità familiari, soprattutto alla luce del periodo di emergenza sanitaria ed economica.
L’inserimento strutturale di misure di welfare nella contrattazione collettiva è la risposta vincente per questa sfida, perché il benessere dei dipendenti con impatti sulla loro produttività produce risultati positivi per l’azienda e la società.
Cosa saper sul welfare contrattuale
Nel corso del mese di giugno, le aziende dovranno mettere a disposizione dei lavoratori strumenti di welfare (elencati, in via esemplificativa, qui in calce), del valore pari a 200 euro.
Gli importi dovranno essere utilizzati entro il 31 maggio dell’anno successivo.
I valori suindicati si aggiungono all’eventuale piano welfare già presente in azienda, sia esso previsto da un accordo aziendale che fornito unilateralmente dall’azienda tramite, ad esempio, un Regolamento interno.
La più semplice modalità di erogazione, potrebbe essere, ad esempio, quella di affidarsi a soggetti gestori di piattaforme on line (con la previsione di una molteplicità di benefit e con la indicazione delle modalità operative di erogazione).
Come realizzare il welfare contrattuale con CNA
Cna ha creato, in collaborazione con la società Welfare Group, una piattaforma welfare pensata per rispondere alle esigenze delle piccole e medie imprese e dei loro dipendenti. I servizi, le offerte e le convenzioni che si trovano sulla piattaforma sono prevalentemente locali e vicini all’impresa e ai lavoratori. Questo li rende più convenienti e più facilmente fruibili. Gli utenti possono utilizzare i servizi presenti sulla piattaforma ma anche segnalare servizi aggiuntivi, vicini a casa, che vorrebbero utilizzare: i nostri consulenti welfare si attiveranno per soddisfare le loro richieste.
Cna è pronta a guidare le imprese nella realizzazione del piano welfare più conveniente e più adatto alle loro esigenze.
Cosa fare
L’azienda dovrà individuare una gamma di beni e servizi coerente con le caratteristiche dei dipendenti e finalizzata a migliorare la qualità della loro vita personale e familiare, privilegiando possibilmente quelli con finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale, sanitaria o culto, raccogliendo quindi la scelta dei lavoratori del genere welfare più gradito.
I lavoratori potranno inoltre destinare i suddetti valori, di anno in anno, anche al Fondo Cometa (previdenza complementare) o al Fondo MètaSalute (assistenza sanitaria integrativa), secondo regole e modalità previste dai medesimi Fondi, fermo restando che il costo massimo a carico dell’azienda non può superare i 200 euro per anno.
Di seguito uno schema esemplificativo di sintesi: