Appunti per le piccole e micro imprese e i lavoratori autonomi
Pubblichiamo, nella nostra rubrica “Sicurezza dalla CNA alla Zeta”, questo intervento del dott., Amelio Faccini, Tecnico della Prevenzione Coordinatore – Azienda USL di Ferrara Dipartimento di Sanità Pubblica UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro. Nell’articolo sono contenute varie indicaizoni su come gestire il rischio nei cantieri edili,. come individuare le principali criticità e come risolverle, avvalendosi degli strumenti messi a punto dalla Regione Emilia-Romagna e reperibili tramite il sito internet di Edilform Estense
Nell’ambito dei cantieri edili, la causa più frequente di infortuni mortali e/o gravemente invalidanti, è la caduta dall’alto, per sprofondamento, o comunque la caduta nel vuoto, da tetti, ponteggi, murature, strutture non portanti, ecc.
La gestione del rischio all’interno del cantiere può essere resa difficile a causa della dinamicità delle lavorazioni e per la presenza di varie imprese in appalto, sub-appalto, o altre forme contrattuali; è invece favorita dalla presenza di personale in possesso di adeguati requisiti di idoneità tecnico-professionale e nelle condizioni di regolarità contrattuale che consentono di stabilire sin dall’inizio, e in ogni momento di attività del cantiere, chi sono i soggetti investiti di responsabilità (con posizione di garanzia) per ciascun lavoratore coinvolto.
Diversi sono i compiti che devono essere svolti a seconda che in quel determinato cantiere si rivesta il ruolo di impresa affidataria, impresa esecutrice, oppure si sia un lavoratore autonomo.
Il Documento di Buone pratiche per la prevenzione del rischio di caduta dall’alto
Per individuare le principali criticità tecniche e organizzative e capire che cosa si deve fare a seconda del ruolo rivestito, può venire in aiuto il Documento di Buone pratiche per la prevenzione del rischio di caduta dall’alto, messo a punto dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del suo Piano Regionale per la Prevenzione 2021-2025 – Programma Predefinito PP7 Edilizia, al cui interno sono contenute anche Liste di autovalutazione/autoanalisi.
Lo scopo delle Liste è quello di accompagnare l’impresa alla autovalutazione del corretto adempimento degli obblighi previsti dalla norma e alla adozione delle Buone pratiche per la prevenzione del rischio di cadute dall’alto nei lavori in quota con l’uso dei ponteggi metallici.
Il Piano Mirato per la Prevenzione
Aderendo al Piano Mirato per la Prevenzione, i cui moduli sono presenti nel sito della Scuola Edile di Ferrara, è possibile accedere gratuitamente alla formazione sull’utilizzo delle schede di autovalutazione e sul materiale formativo e ad iniziative riconosciute come aggiornamento accreditato per le varie figure della prevenzione (formazione in aggiornamento per datore di lavoro, dirigenti, preposti, RLS, RSPP, ASPP, Coordinatori della Sicurezza)
Nell’ambito dei propri compiti istituzionali di assistenza, informazione, formazione, predisposizione di Buone Pratiche e di materiale formativo, alle aziende aderenti è garantito il supporto del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’Azienda USL di Ferrara in ogni fase di realizzazione del Piano.
Attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, lavoratori e loro rappresentanti, RLS e RLS-T, associazioni di categoria datoriali, scuole edili e altri enti, le azioni del Piano Mirato sono uno strumento in grado di garantire una maggiore consapevolezza da parte dei datori di lavoro dei rischi e delle conseguenze dovute al mancato rispetto delle norme di sicurezza, per una crescita globale della cultura della sicurezza.
ALLEGATI:
Scarica il Documento: Buone pratiche per la prevenzione del rischio di cadute dall’alto
La scheda di adesione, per partecipare al Piano Mirato di Prevenzione è reperibile all’indirizzo: https://www.edilformestense.it/news/piano-mirato-di-prevenzione-in-edilizia-della-regione-emilia-romagna-485
Per informazioni e assistenza: spsal.ferrara@ausl.fe.it – UOC PSAL AUSL Ferrara, Via Borgo dei Leoni, 126 Ferrara