Taxisti in sciopero martedì 5 e mercoledì 6 luglio. Anche Cna Fita Taxi partecipa, insieme a tutte le principali sigle sindacali del settore, al fermo delle auto bianche, che durerà 48 ore salvaguardando le fasce orarie di garanzia e il trasporto di persone fragili o disabili.
Al centro dell’agitazione proclamata dai tassisti c’è l’articolo 10 del Ddl Concorrenza, in discussione in Parlamento: l’articolo conferisce al Governo una delega per riformare il settore puntando, tra le altre cose, a un «adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante l’uso di applicazioni web». Secondo i tassisti e le associazioni che li rappresentano, dietro questa delega si nasconde la volontà di dare spazio alle piattaforme web di intermediazione, che agiscono senza regole e danneggerebbero sia i tassisti sia i loro clienti.
Scrive il Presidente di Cna Fita Taxi Riccardo Carboni: “Il DdL Concorrenza, nelle deleghe contenute all’articolo 10, rappresenta una minaccia per la tenuta del servizio pubblico con grave danno non solo per le imprese ma anche per l’utenza. L’esperienza dimostra infatti che gli utenti delle piattaforme di intermediazione avranno servizi peggiori e più cari, a scapito della qualità del servizio”.
