Il Presidente di Cna Costruzioni si rivolge agli enti locali: “Programmazione e prezzi in linea con il mercato: così si scongiura il fenomeno delle gare d’appalto andate deserte”
“Esprimiamo soddisfazione per i fondi del PNRR che i Comuni della nostra provincia sono riusciti e riusciranno a portare sul territorio. Ora è importante dare seguito alle intese raggiunte nel corso degli incontri tra Cna Costruzioni e le amministrazioni locali: la nostra associazione, come rappresentante del mondo imprenditoriale, ha chiesto e ottenuto di partecipare alla programmazione degli appalti pubblici che scaturiranno dai fondi del PNRR”.
L’invito di Paolo Mazzini, Presidente di Cna Costruzioni Ferrara, è rivolto alle amministrazioni pubbliche locali ed è molto chiaro: “le nostre imprese sono molto qualificate e operano in piena sicurezza – spiega Mazzini – Per questo speriamo che, nei futuri appalti pubblici, abbiano un ruolo da protagoniste, in modo che la ricchezza generata dal PNRR rimanga sul territorio. Alle stazioni appaltanti chiediamo quindi due cose: la prima, che sfruttino gli strumenti di semplificazione introdotti dagli ultimi decreti ‘semplificazione’ (n. 76/2020 e 77/2021) per dare spazio alle aziende locali. La seconda, che formulino al meglio il piano economico dei futuri appalti, in modo che i prezzi riconosciuti alle aziende siano in linea con il mercato. Solo così saranno indotte a partecipare salvaguardando la propria dignità imprenditoriale, la propria reddittività e la dignità di coloro che vi lavorano”.
Negli ultimi tempi è capitato più di una volta che appalti lanciati da enti pubblici del territorio siano andati deserti: gli ultimi in ordine di tempo – ma non gli unici – sono stati lanciati dalla Provincia di Ferrara per la manutenzione della rete stradale dell’alto ferrarese e dell’area del Delta. Tra l’1 e il 7 aprile figurano ben quattro verbali di gare che si sono concluse senza partecipanti. Il problema va affrontato, soprattutto alla viglia di un’importante ‘stagione di appalti’ alimentati dal PNRR.
“In parte – spiega Mazzini – le gare deserte possono dipendere dal fatto che le imprese di costruzioni i questa fase sono molto concentrate sul mercato generato dal superbonus 110%. Ma c’è un altro aspetto che va affrontato, ed è ancora una volta quello dei cosiddetti ‘prezziari’. E’ necessario, come ho già detto, che gli appalti riconoscano alle imprese prezzi in linea con il mercato: sia per quanto riguarda i materiali, sia per quanto riguarda la manodopera. Senza dimenticare gli oneri generati dalla burocrazia, che sono in continua crescita ma non vengono mai o quasi mai riconosciuti nei piani economici degli appalti”.
Un ultimo tema riguarda il 110%. Due grandi banche, Unicredit e Intesa San Paolo, hanno lanciato un allarme: la nostra capacità di acquisire credito fiscale – hanno detto in sintesi – si sta esaurendo a causa dei paletti introdotti dal governo.
A livello locale si può intervenire? Mazzini lancia un appello alle banche che operano sul territorio: “chiediamo che ci sia un confronto tra banche e rappresentanti delle imprese per scongiurare un blocco del mercato che danneggerebbe tutti, cittadini compresi. Cna Costruzioni è come sempre disponibile a lavorare per il bene del territorio”.