Il decreto di attuazione del PNRR 152/2021, convertito in legge, ha stanziato 500 milioni di euro per la concessione di crediti d’imposta fino all’80% e contributi a fondo perduto per spese di riqualificazione di alberghi e strutture ricettive.

A chi si rivolge a requisiti dei soggetti beneficiari

Imprese alberghiere, strutture che svolgono attività agrituristica, strutture ricettive all’aria aperta. Imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi tematici e faunistici.
Gli incentivi sono altresì riconosciuti alle imprese titolari del diritto di proprietà delle strutture immobiliari in cui è esercitata una delle suddette attività imprenditoriali.

Scadenza

Sono in fase di pubblicazione le procedure di invio dell’istanza telematica e le relative scadenze.

Eleggibilità delle spese

Sono agevolabili le spese sostenute per i suddetti interventi realizzati dal 7 novembre 2021 (data di entrata in vigore del DL 152/2021) fino al 31 dicembre 2024.
Le disposizioni relative al nuovo credito d’imposta si applicano anche in relazione a interventi avviati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi al 7 novembre 2021, a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dal 7 novembre 2021.
Per gli interventi conclusi prima del 7 novembre 2021 (data di entrata in vigore del DL 152/2021) continua invece ad applicarsi il credito di imposta per la riqualificazione delle strutture turistico alberghiere nella misura del 65%, secondo la disciplina dettata dall’art. 79 del DL 104/2020.

Spese ammissibili

Ecco gli interventi per i quali può essere ammesso il contributo:

  • incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche,
  • interventi edilizi elencati all’art. 3 comma 1 lett. b), c), d), e.5) del DPR 380/2001 (es. interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia);
  • realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, relativi agli stabilimenti termali, di cui all’art. 3 della L. 24 ottobre 2000 n. 323.
  • digitalizzazione, con riferimento alle spese previste dall’art. 9 comma 2 del DL 83/2014 (ad esempio, impianti wi-fi, siti web ottimizzati per il sistema mobile, programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti).

A quanto ammonta il contributo

  • un credito d’imposta pari all’80% degli interventi di ristrutturazione espressamente indicati;
  • un contributo a fondo perduto sui medesimi interventi fino al 50% delle spese sostenute, fino a 40.000 euro.

Il credito d’imposta e il contributo a fondo perduto sono tra loro cumulabili, purchè il cumulo non superi il costo sostenuto per gli interventi agevolati.
Gli incentivi potranno essere erogati fino ad esaurimento delle risorse stanziate, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande
Le agevolazioni sono riconosciute nel rispetto delle condizioni e dei limiti previsti per gli aiuti “de minimis” e dal Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato

Per maggiori informazioni e per la presentazione delle domande potete rivolgervi ad AMELIA GRANDI agrandi@cnafe.it