Un nuovo patto per Ferrara che metta al centro i giovani e la conoscenza: lo ha lanciato Cna in occasione della propria assemblea annuale svoltasi sabato 20 novembre “Devono essere questi – ha spiegato il Presidente Davide Bellotti – i capisaldi di un un grande progetto di sviluppo eocnomico che nasca dal confornto tra Cna e le istituzioni del territorio”.

La proposta di Cna comporta delle scelte, ha spiegato Bellotti: “nei prossimi anni bisogna concentrare i fondi strutturali su progetti di eccellenza nei settori su cui Ferrara è più vocata: acqua, patrimonio ambientale e culturale, manifattura di alta qualità Contemporaneamente Cna si impegna a far crescere le imprese, e a renderle a tutti gli effetti luoghi della formazione”

aAbbiamo la possibilità di inaugurare , qui a Ferrara, un nuovo modello di crescita, basato su un rapporto di integrazione e complementarità tra imprese, scuola, università e ricerca. Da qui potrebbe nascere anche una nuova idea di Paese”.

Per ottenere questo obiettivo – ha aggiunto – chi rappresenta le imprese, come Cna, deve dimostrare grande capacità di progettazione e di proposta.

Resta in primo piano l’investimento sull’istruzione e sui giovani: “dobbiamo inserire i giovani nelle imprese perché la loro presenza obbliga le aziende a prendere coscienza delle proprie potenzialità e delle proprie responsabilità”.

La conoscenza motore della ripartenza” era il tema del confronto coordinato dal direttore provinciale di Cna Diego Benatti: “il tema della assemblea ci è stato posto dalle stesse imprese. La nostre aziende dichiarano fiducia nel futuro, ma difficoltà nel reperimento di personale qualificato. A questa esigenza non si può rispondere se non con l’istruzione”

Senza puntare sulla conoscenza, la ripartenza non è nemmeno possibile – ha risposto l’assessore alle attività produttive di Ferrara Matteo Fornasini – E’ necessario sviluppare idee e proposte,e per farlo intendiamo approfondire il rapporto con chi, come Cna, è in continuo contatto con le imprese”.

La pandemia ha causato enormi difficoltà, ma tante aziende ferraresi hanno dimostrato di saper resistere – ha spiegato il commissario della CCIAA Paolo Govoni – Ora bisogna pensare al futuro: la Camera di Commercio ha allo studio un pacchetto integrato di misure per facilitare il trasferimento scientifico e tecnologico dall’università alle imprese. Anche noi crediamo che la conoscenza sia il motore di tutto”.

Un new deal dei saperi e delle competenze è il progetto lanciato da Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo: “oggi la tecnologia è fondamentale, e l’innovazione è una chiave del futuro. Entrambe però vanno governate e messe a disposizione di tutti: altrimenti rischiamo di avere uno sviluppo sbilanciato in cui qualcuno rimane indietro”

Questo convengo ha colto l’esigenza del momento – ha concluso il segretario generale di Cna Sergio Silvestrini – Le imprese ricercano manodopera qualificata per sostenere la ripartenza. Per questo la formazione è la grande sfida che il nostro Paese deve vincere”​