L’associazione aderisce all’appello di Amnesty International  e si prepara a lanciare un progetto di formazione per l’inserimento delle donne in fuga dall’Afganistan – “Non possiamo e non vogliamo lasciarle sole” dice la Presidente Jessica Morelli

“Non possiamo rimanere in silenzio mentre in Afganistan si consuma l’ennesima tragedia umanitaria. Non possiamo e non vogliamo lasciare sole le donne afgane, vittime designate di un regime che promette loro nient’altro che violenza e sopraffazione”

Parte da queste considerazioni l’impegno delle donne di Cna Ferrara e della loro presidente Jessica Morelli: “Indignazione e preoccupazione, ma anche la volontà di fare qualcosa di concreto – spiega la presidente – E’ questo il sentimento prevalente tra le imprenditrici di Cna Impresa Donna Ferrara. L’insediamento del regime talebano in Afganistan indurrà donne, uomini, bambine e bambini a fuggire dall’inferno afgano. Dobbiamo creare le condizioni per accogliere questi migranti in fuga: sarà uno sforzo enorme ma possibile, se ognuno farà la propria parte”.

Cna Impresa Donna Ferrara si è presa un duplice impegno: aderire subito  all’appello per l’Afganistan lanciato da Amnesty International e lanciare a breve un percorso formativo per aiutare le donne afgane a inserirsi nel contesto sociale e lavorativo.

“Anche noi, come Amnesty, crediamo – spiega Jessica Morelli – che il governo italiano debba aiutare le persone in fuga dai talebani, proteggere gli afgani in Italia e accogliere coloro che arriveranno attraverso la ‘rotta balcanica’. Crediamo anche che se ognuno farà al propria parte, otterremo maggiori risultati. Stiamo quindi mettendo a punto un progetto per la creazione di percorsi formativi che aiutino le donne afgane che arriveranno sul nostro territorio a trovare un’occupazione, a inserirsi nella società e a conquistare una propria indipendenza economica. Il progetto farà affidamento sull’esperienza delle donne imprenditrici di Cna e sulla professionalità del nostro ente di formazione, Ecipar Ferrara. I percorsi formativi partiranno dalle competenze di cui le donne coinvolte saranno già in possesso”.

“E’ un progetto certamente ambizioso – conclude Jessica Morelli – ma rappresenterà il contributo concreto di Cna Impresa Donna ad affrontare questa tragedia. Sono tante, in queste ore, le associazioni piccole e grandi che si stanno mobilitando: anche noi faremo la nostra parte”