Da lunedì 14 la regione Emilia Romagna passerà in zona BIANCA. Per ufficializzare il passaggio manca solo l’ordinanza che verrà firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza. La regione Emilia Romagna, così come previsto dalla legge, dovrà recepire con una sua ordinanza le indicazioni comuni per le riaperture definite dalla Conferenza Stato Regioni.
Le nuove regole da lunedì: fine del coprifuoco
Come stabilito dal Decreto Riaperture, in zona bianca valgono le regole di comportamento anti Covid e non c’è il coprifuoco. Nel rispetto dei SINGOLI PROTOCOLLI DI CATEGORIA a cui si rimanda per tutti i dettagli, il passaggio in ZONA BIANCA consente inoltre di anticipare alcune riaperture rispetto al DECRETO 22 APRILE (decreto “Riaperture).
Le riaperture a partire da lunedì 14
Lunedì 14 riaprono:
- parchi tematici e di divertimento, anche temporanei (attività di spettacolo viaggiante, parchi avventura e centri d’intrattenimento per famiglie). Deve essere privilegiata la prenotazione online e si devono rispettare le linee guida sul distanziamento e sugli ingressi separati dalle uscite per evitare file e assembramenti.
- piscine e centri natatori in impianti coperti. Nelle linee guida approvate dal Cts è suggerito di evitare l’utilizzo delle docce, ma non c’è un provvedimento che lo vieta esplicitamente
- centri benessere e termali;
- feste private conseguenti alle cerimonie civili e/o religiose all’aperto e al chiuso. Sono consentiti i banchetti, tutti gli invitati devono però dimostrare di aver il green pass. Si tratta della certificazione verde che viene rilasciata se si è vaccinati, oppure guariti, oppure se si ha un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Chi è vaccinato con la prima dose può utilizzare la certificazione 15 giorni dopo l’inoculazione. Per i banchetti si possono organizzare i buffet soltanto se il servizio è affidato al personale oppure self service se il cibo è in porzioni monodose. Durante i festeggiamenti è consentita la presenza dei gruppi musicali ma con il distanziamento. Si può ballare ma mantenendo 2 metri di distanza.
- fiere (comprese sagre e fiere locali), grandi manifestazioni fieristiche, congressi e convegni;
- eventi sportivi aperti al pubblico, diversi da quelli di cui all’art. 5 del d.l. 52/2021, che si svolgono al chiuso;
- sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò;
- centri culturali, centri sociali e centri ricreativi;
- corsi di formazione.