Paolo Mazzini, neo presidente di Cna Costruzioni: “bene il piano di manutenzione stradale di Comacchio. Tuttavia è altrettanto importante tutelare e dar lavoro alle imprese del territorio. Siamo pronti a collaborare”

“Ogni volta che una pubblica amministrazione lancia un progetto ad ampio respiro per la manutenzione del territorio e delle sue infrastrutture – strade e marciapiedi compresi – va nella giusta direzione. La manutenzione territoriale migliora la qualità del vivere collettivo e dà lavoro alle imprese”. Paolo Mazzini, imprenditore dell’edilizia e del restauro monumentale, è il nuovo Presidente di Cna Costruzioni: “E’ un bene – prosegue – che un comune importante come Comacchio abbia deciso di avviare un piano di lavori pubblici consistente e ben finanziato”.

Tutelare e far lavorare le imprese locali

Tuttavia, aggiunge Mazzini, sarebbe altrettanto importante tutelare il principio per cui la manutenzione del territorio va affidata in via preferenziale alle aziende locali. “Il DL Semplificazioni (n. 76 del 16 luglio 2020, convertito in legge 11 settembre 2020 n.120) dà la concreta possibilità di applicare questo principio. – spiega Mazzini – Ha infatti innalzato le soglie entro le quali le stazioni appaltanti possono assegnare i lavori pubblici tramite affidamento diretto o procedura negoziata senza bando. Questa scelta è stata fatta con diverse motivazioni: incentivare gli investimenti nel settore delle infrastrutture e dei servizi pubblici; far fronte alle ricadute economiche negative dovute all’emergenza sanitaria; sostenere l’economia territoriale tramite la semplificazione dei procedimenti amministrativi; eliminare e velocizzare gli adempimenti burocratici e rendere efficaci gli interventi in poco tempo.

Le soglie stabilite dal decreto semplificazioni

Le soglie di appalto regolate dalla nuova norma sono: Sotto i 150mila euro è oggi possibile l’affidamento diretto; tra i 150mila e i 350mila si può andare a procedura negoziata invitando cinque operatori; tra 350mila euro e un milione gli invitati devono essere dieci, tra un milione e 5.350.000 euro, soglia comunitaria fissata già a suo tempo dall’art. 35 del Dlgs 50/2016 c.d. “Codice Appalti”, le imprese invitate devono essere 15. Tutto ciò salvaguardando principi come la rotazione e la diversa territorialità”.

“Serve uno sforzo in più”

Bene quindi lanciare progetti di manutenzione del territorio, ma facciamo uno sforzo in più (rimanendo nel totale rispetto delle normative) per consentire alle nostre imprese di lavorare: è questo il messaggio che parte da Cna Costruzioni. “La Cna di Ferrara è disponibile a confrontarsi con gli enti locali e anche ad offrire i propri strumenti di consulenza – conclude Mazzini – per contribuire all’impegno comune di migliorare la qualità del territorio e valorizzare le imprese che ci lavorano”