Dal 26 aprile 2021, grazie al Decreto Riaperture, sono consentite le attività dei servizi di ristorazione (intesa ad ampio spettro e includendo quindi bar, ristoranti, gelaterie rosticcerie etc) con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena, nel rispetto del “coprifuoco”  che resta fissato alle 22.00. Abbiamo raccolto in questo articolo le risposte ai dubbi che più di frequente ci sono stati posti, in queste ore, dagli imprenditori.

Servizio all’aperto oppure solo asporto

Ogni tavolo può ospitare un massimo di quattro persone, salvo che siano tutti conviventi.

Fino al 31 maggio i bar (esercizi con codice ATECO 56.3) che non dispongono di uno spazio all’aperto devono limitarsi alla ristorazione con asporto, ammessa fino alle ore 18. I ristoranti che non hanno spazio all’aperto, analogamente, possono fare ristorazione con asporto fino alle ore 22.00. Pertanto, i bar possono fare asporto fino alle 18, ma se hanno i tavoli fuori possono stare aperti fino alle 22 per far consumare al tavolo.

Consumo al banco o servizio al banco?

Il consumo al bancone è consentito solo se il bancone è all’aperto. Se non si dispone di bancone all’aperto il cliente potrà essere servito a bacone ma dovrà consumare quanto acquistato, al tavolo all’aperto.

È consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.

Dal 1° giugno, nella zona gialla, le attività dei servizi di ristorazione saranno consentite anche al chiuso, con consumo al tavolo, dalle ore 5 fino alle 18.

Mense, catering, e ristoranti in hotel

Sono lecite – anche al chiuso – le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, a condizione che rispettino i protocolli di asicurezza anti contagio.

Restano aperti gli esercizi di somministrazione siti in ospedali, aeroporti, porti, interporti e nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade e gli itinerari europei E45 e E55 con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.