“Il divieto di spostamento tra Comuni, che in Emilia Romagna è in vigore quasi ininterrottamente dal 15 novembre scorso sta provocando danni ingenti alle nostre attività.”

Elena Malanchini, imprenditrice del benessere e Presidente di Cna Benessere e sanità, si fa portavoce del malessere di parrucchieri ed estetiste, categorie tra le più danneggiate dalle restrizioni legate al Covid.

“Noi vendiamo le nostre mani – spiega – e la nostra capacità di prenderci cura del cliente. Il nostro cliente non ci sceglie per ragioni di vicinanza, ma perché si fida di noi, della nostra esperienza, del nostro modo di lavorare e dei nostri collaboratori. Per questo abbiamo tanti clienti che risiedono in Comuni diversi dal nostro, e per questo il divieto di spostamento tra Comuni ci sta danneggiando pesantemente”.

Il danno, in realtà, è doppio: da un lato si perdono i clienti, dall’altro la categoria è esclusa da ogni forma di ristoro perché, sulla carta, non è soggetta a restrizioni. Estetiste e parrucchieri possono tenere aperta l’attività, ma tanti loro clienti non possono andarci: un bel paradosso.

Da tempo CNA chiede che la possibilità di recarsi dal parrucchiere o dall’estetista sia inserita tra i motivi che giustificano uno spostamento tra Comuni, almeno nell’ambito di una stessa Provincia. “E’ una scelta che andrebbe nella giusta direzione – spiega Elena Malanchini – soprattutto considerando che nelle nostre attività i protocolli di sicurezza vengono applicati con grande attenzione e anche oltre il dovuto. Insomma, le nostre attività sono sicure, ed è giusto che abbiano la possibilità di lavorare, anche perché offrono un servizio che per la nostra clientela è molto importante”.

Una situazione molto difficile quindi, che si aggraverebbe ulteriormente se la nostra Regione dovesse malauguratamente passare in zona rossa: in quel

caso le estetiste (non i parrucchieri) dovrebbero chiudere, subendo un ulteriore gravissimo danno economico.