Ecco un riepilogo sintetico degli aiuti alle imprese e delle misure fiscali contenute nel Decreto Ristori. Per ogni articolo diamo una breve sintesi del provvedimento. In basso trovate il link  all’allegato 1 del Decreto Ristori: tale allegato individua i codici Ateco delle aziende che hanno diritto agli indennizzi previsti dal decreto all’articolo 1 e ad altre misure di sostegno (cancellazione rata IMU e credito d’imposta su affitti).

Articolo 1: contributi a fondo perduto

Il Decreto Ristori approvato dal Governo assegna una serie di indennizzi a fondo perduto alle attività economiche colpite dalle chiusure e dalle restrizioni anti Covid.

Il decreto non pone limiti al fatturato delle aziende che potranno essere indennizzate: tuttavia l’indennizzo non potrà essere superiore a 150mila euro. Le aziende che hanno già ricevuto un indennizzo a seguito del Decreto Rilancio (DL 19 maggio, convertito in legge il 17 luglio) riceveranno i nuovi ristori in maniera automatica. Le altre devono presentare domanda all’agenzia delle entrate

Il decreto Ristori suddivide le aziende in quattro fasce con indennizzi differenziati a seconda delle diverse restrizioni imposte dai DPCM del 18 e 24 ottobre. Le quattro fasce sono individuate tramite Codice Ateco e le relative fasce sono elencate nell’allegato 1 al Decreto Ristori. Potete scaricarlo qui o dal link a fondo pagina

  • Alla prima fascia appartengono i taxi e le imprese di noleggio auto con conducente (NCC). A queste imprese andrà un indennizzo pari al 100% dell’indennizzo già ottenuto con il Decreto Rilancio
  • Nella seconda fascia rientrano pasticcerie, gelaterie e bar senza cucina. A queste imprese andrà un indennizzo pari al 150% di quanto ottenuto con il Decreto Rilancio
  • Alla terza fascia (la più ampia) appartiene il settore della ristorazione (ristoranti, agriturismi, catering); l’organizzazione di fiere e congressi; l’attività delle palestre, piscine, centri sportivi stadi e altre attività legate allo sport; i parchi divertimento e tematici; i centri benessere e gli stabilimenti termali; i cinema, i teatri e le altre attività del settore. Queste imprese riceveranno un indennizzo pari al 200% di quanto ricevuto con il Decreto Rilancio.
  • Nella fascia che prevede gli indennizzi più alti sono inserite discoteche, sale da ballo e night club, che riceveranno un indennizzo pari al 400 per cento del Decreto Rilancio

Art 2 e 3 – Misure di sostegno allo sport

Il decreto Ristori Stanzia 5 milioni di euro sul Fondo speciale costituito presso l’Istituto per il Credito sportivo: è finalizzato alla concessione di contributi in conto interessi, fino al 31 dicembre 2020, sui finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo o da altro istituto bancario a federazioni e associazioni sportive.

Istituisce inoltre un fondo, con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2020, a sostegno delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e delle Società Sportive Dilettantistiche.

Art 5 – Misure di sostegno operatori turistici e della cultura

L’articolo 5 prevede un incremento dei fondi già stanziati con i precedenti decreti a sostegno delle attività culturali e del turismo, a fronte della crisi determinata dall’emergenza sanitaria.

Al comma 4 è stabilito inoltre che solo per i titoli di accesso agli spettacoli dal vivo non effettuati è possibile presentare istanza di rimborso a fronte della quale l’organizzatore dell’evento procederà all’emissione di un voucher da utilizzare entro un anno.

Proroga del Bonus Vacanze

Il comma 6 interviene sull’art. 176 del Decreto Rilancio prorogando al 2021 le disposizioni relative al Tax credit (o Bonus) vacanze. L’agevolazione è utilizzabile dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per una sola volta, per il pagamento di servizi da alberghi, agriturismi, bed &breakfast

Articolo 6 – Misure di sostegno export e fiere internazionali

Vengono incrementate di 150 milioni le disponibilità del fondo rotativo per le imprese esportatrici. Al Fondo potranno accedere anche le imprese che organizzano eventi fieristici di rilievo internazionale.

Ulteriori 200 milioni di euro per l’anno 2020 vengono stanziati per il Fondo per la promozione integrata introdotto dal Decreto Legge Cura Italia. Simest Spa potrà inoltre concedere contributi a fondo perduto commisurati ai costi fissi sostenuti dal 1 marzo 2020 e non coperti da utili.

Articolo 7 – Misure di sostegno agricoltura, pesca, acquacoltura

Il Decreto Ristori stanzia 100 milioni di euro per le imprese operanti nelle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

Articolo 8 – Credito d’imposta canoni affitto

Tutte le imprese i cui codici Ateco sono elencati nell’allegato 1 del Decreto Ristori hanno diritto, anche per i mesi di ottobre novembre e dicembre 2020 del Credito d’imposta sui canoni di affitto per gli immobili a uso non abitativo e per l’affitto d’azienda. Tale credito d’imposta era stato istituito nel DL 34 2020 (Decreto Rilancio)

Articolo 9 – Cancellazione seconda rata IMU

Tutte le imprese i cui codici Ateco sono elencati nell’allegato 1 del Decreto Ristori non devono versare la seconda rata IMU sugli immobili in cui si svolge l’attività aziendale, purché i proprietari degli immobili siano anche i gestori delle attività stesse.

Allegato 1 Decreto Ristori