Il Decreto Ristori approvato dal Governo assegna una serie di indennizzi a fondo perduto alle attività economiche colpite dalle chiusure e dalle restrizioni imposte dai DPCM del 18 e soprattutto del 24 ottobre. Il Decreto vale oltre 5 miliardi e riguarda, secondo le stime del Governo, 462mila imprese.

Il decreto non pone limiti al fatturato delle aziende che potranno essere indennizzate: tuttavia l’indennizzo non potrà essere superiore a 150mila euro. Le aziende che hanno già ricevuto un indennizzo a seguito del Decreto Rilancio (DL 19 maggio, convertito in legge il 17 luglio) riceveranno i nuovi ristori in maniera automatica.

Quando arriveranno i ristori

Gli indennizzi sono previsti entro la metà di novembre e arriveranno sul conto corrente dell’azienda interessata. Le altre imprese (che rientrano nel Decreto Ristori ma non rientravano nel Decreto Rilancio) devono presentare domanda all’Agenzia delle entrate, e dovrebbero ricevere i soldi entro la metà di dicembre.

Le quattro fasce in  cui sono divise le aziende che riceveranno gli indennizzi

Il decreto Ristori suddivide le aziende in quattro fasce con indennizzi differenziati a seconda delle diverse condizioni imposte dai DPCM del 18 e 24 ottobre:

  • Alla prima fascia appartengono i taxi e le imprese di noleggio auto con conducente (NCC). A queste imprese andrà un indennizzo pari al 100% dell’indennizzo già ottenuto con il Decreto Rilancio
  • Nella seconda fascia rientrano pasticcerie, gelaterie e bar senza cucina. A queste imprese andrà un indennizzo pari al 150% di quanto ottenuto con il Decreto Rilancio
  • Alla terza fascia (la più ampia) appartiene il settore della ristorazione (ristoranti, agriturismi, catering); l’organizzazione di fiere e congressi; l’attività delle palestre, piscine, centri sportivi stadi e altre attività legate allo sport; i parchi divertimento e tematici; i centri benessere e gli stabilimenti termali; i cinema, i teatri e le altre attività del settore. Queste imprese riceveranno un indennizzo pari al 200% di quanto ricevuto con il Decreto Rilancio.
  • Nella fascia che prevede gli indennizzi più alti sono inserite discoteche, sale da ballo e night club, che riceveranno un indennizzo pari al 400 per cento del Decreto Rilancio

Per le aziende che invece non hanno partecipato agli indennizzi del Decreto Ristoro verrà effettuato un nuovo calcolo da parte dell’agenzia delle entrate. Il calcolo seguirà gli stessi parametri utilizzati per chi lo aveva già ricevuto in precedenza (una percentuale sul calo di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019).