“La chiusura anticipata rappresenta un provvedimento grave che mette in gravissima difficoltà le imprese della ristorazione, le piscine, le palestre, i centri benessere. Altrettanto grave è il sostanziale stop totale alle attività fieristiche e congressuali e a gran parte delle filiere legate al mondo del cinema e della cultura”.

E’ un passaggio dell’intervento con cui il direttore di CNA Ferrara, Diego Benatti, ha spiegato le motivazioni che hanno indotto tutte le CNA dell’Emilia Romagna a organizzare flash mob presso le proprie sedi per protestare contro le scelte del governo contenute nell’ultimo DPCM. Il Flash Mob di Ferrara si è svolto oggi (martedì 27 ottobre) nello spazio adiacente la sede provinciale dell’associazione.

Erano presenti il Vicepresidente di Cna Provinciale, Matteo Fabbri, il Presidente dell’AREA di Ferrara Riccardo Cavicchi, il Presidente dei Giovani Imprenditori Bruno Faccini, il portavoce dei Balneari Nicola Ghedini, e altri imprenditori colpiti dalle misure del governo. Volutamente contenuta la partecipazione, per garantire il distanziamento e il rispetto delle regole di sicurezza.

Dalla CNA è venuta una richiesta molto chiara: bisogna aiutare le imprese colpite dalle nuove restrizioni, e bisogna farlo subito. “Ogni settore della ristorazione, ogni palestra e centro benessere, ogni cinema e teatro, ogni operatore delle rispettive filiere a partire dalla cultura – chiede CNA – deve avere la certezza di ricevere in tempi brevi il contributo dello Stato. Tutti sono colpiti in egual misura”

La “ricetta per l’emergenza” di CNA prevede inoltre ulteriori misure per la sopravvivenza delle piccole imprese da attuare il prima possibile, quali: stop immediato alle chiusure indiscriminate ponendo più attenzione all’intensificazione e all’efficacia dei controlli, il prolungamento dello strumento della cassa integrazione, la messa a disposizione di compensazioni economiche per gli affitti, una “tregua fiscale” in accordo con l’Agenzia Entrate.