“La decisione della Regione Emilia Romagna di ritardare di una settimana la riapertura degli stabilimenti balneari è francamente incomprensibile. La Regione deve tornare sui propri passi al più presto”.

Un decisione del tutto inattesa

E’ durissimo il commento di Nicola Ghedini, portavoce dei Balneari di CNA Ferrara. L’ordinanza della Regione Emilia Romagna emanata domenica pomeriggio, che fissa il calendario delle riaperture da qui a giugno, ritarda infatti di una settimana la “ripartenza” degli stabilimenti su tutta la nostra riviera. Data fissata, il 25 maggio, lunedì prossimo: una decisione del tutto inattesa.

“Siamno pronti a partire anche subito”

“Nei giorni scorsi – spiega Ghedini – il Presidente della Regione aveva dichiarato che la riapertura sarebbe avvenuta oggi (lunedì 18 maggio). Il cambio di data è arrivato come una doccia gelata su tutti coloro che, come noi imprenditori dei Lidi di Comacchio, hanno trascorso settimane a prepararsi, con i propri collaboratori, per essere in regola con tutte le norme di sicurezza dettate dal protocollo regionale. Nei giorni scorsi avevamo già comprato il necessario dai nostri fornitori, preso le prenotazioni degli ombrelloni, assunto i nostri dipendenti stagionali. Ora noi dobbiamo rimanere chiusi, mentre i bagnanti possono già andare nelle spiagge libere”.

“La Regione riveda le proprie decisioni”

Insomma, una situazione davvero paradossale: “Abbiamo insegnato all’Italia e al mondo a fare turismo balneare, ed ora siamo gli unici che riaprono con una settimana di ritardo”.
Così non va, bisogna immediatamente cambiare rotta, conclude Ghedini: “Chiediamo alla Regione e al Presidente Bonaccini di rivedere la propria decisione. Gli stabilimenti balneari devono riaprire prima possibile, e comunque entro il prossimo week end. Non lo chiedono solo gli imprenditori, ma anche i nostri concittadini, molti dei quali non vedono l’ora, in piena sicurezza, di tornare a godersi il sole della riviera”.