Ecco i chiarimenti sull’interpretazione del DPCM 11 marzo relativamente alla categoria installatori e impiantisti: ci sono pervenuti  da Cna Installazione e Impianti Nazionale

Le attività di installazione e manutenzione di impianti rientrano tra i “servizi pubblici essenziali” così come previsto dagli artt. 1 e 2 della L. 146/90.. In particolare nel comma a) dell’art. 2 viene specificato che tra i servizi pubblici essenziali sono ricompresi “l’approvvigionamento di energie, prodotti energetici, risorse naturali e beni di prima necessità, nonché  la gestione e la manutenzione dei relativi impianti, limitatamente a quanto attiene alla sicurezza degli stessi”.

Quindi, il DPCM 11 marzo 2020, non impedisce alle attività di installazione e manutenzione impianti di funzionare. Perché, come ha detto chiaramente il Presidente del consiglio Giuseppe Conte in diretta TV e Web, i servizi pubblici essenziali continuano ad operare, nonostante il giro di vite voluto dal governo per contenere il contagio da coronavirus.

Queste sono le precisazioni che vengono da Cna Installazione e Impianti nazionale, che raccomanda a tutti gli imprenditori del settore di rispettare rigorosamente le norme di sicurezza e protezione personale finalizzate a evitare rischi di contagio. In particolare si raccomanda di:

Mantenere la distanza di sicurezza (m. 1,80) dal cliente
Indossare la mascherina (se si trova ed a prescindere dalla sua efficacia). L’unica tipologia di mascherina che evita sia il contagio che l’essere contagiati è quella infermieristica. Quelle che si vedono indossare dai cittadini in questi giorni sono quelle chirurgiche e servono solo per non trasmettere eventuali contagi;
Usare i guanti;
Effettuare l’intervento di manutenzione e/o di installazione senza la presenza del cliente o con il cliente a distanza di sicurezza.