E’ stato firmato nella notte tra il 7 e l’8 marzo, dal premier Giuseppe Conte, il nuovo decreto che contiene le misure finalizzate a contenere il contagio da CoronaVirus.

Il decreto 8 marzo divide l’Italia in due grandi zone:

la prima, con regole più rigorose, comprende la Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Qui le misure precauzionali sono particolarmente restrittive. Per esempio: scuole e università rimarranno chiuse fino al 3 aprile; Chiusi anche musei, palestre, piscine, teatri, centri sociali e culturali; i bar dovranno chiudere alle 18.00 e dovranno rispettare rigorosamente le norme sulla distanza minima tra le persone, in caso contrario dovranno tenere chiuso; gli spostamenti saranno limitati alle strettissime necessità; da queste zone si potrà entrare e uscire solo «per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute».

Nel resto d’Italia (e quindi anche in provincia di Ferrara) rimangono in vigore le limitazioni già formulate nel precedente decreto con qualche integrazione; le scuole e le università rimarranno chiuse fino al 15 marzo; pub, discoteche e altri locali dovranno sospendere l’attività; anche le competizioni spoprtive e le altre manifestazioni – convegni, congressi, ecc. – sono sospese.

Il premier, incontrando la stampa intorno alle 2 di notte, ha chiesto ”senso di responsabilità” nell’applicazione delle norme.

A metà settimana dovrebbe arrivare un altro decreto, questa volta contenente provvedimenti di natura economica, ne daremo pu tuale notizia non appena il decreto sarà pronto.

TROVATE QUI IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO