In nove mesi il transito dei camion sulle autostrade è cresciuto del 3,5% rispetto al 2016. Quando peraltro c’era già stato un aumento. Segno che la domanda di trasporto aumenta.
Ma chi la assorbe? I dati qui non parlano propriamente italiano.
Nei primi nove mesi dell’anno, vale a dire da gennaio a settembre 2017, il traffico di veicoli pesanti in autostrada nel nostro Paese è aumentato, stando ai dati elaborati da Aiscat e resi noti dal Centro Ricerche Continental Autocarro, del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2016.
In termini chiari, cioè positivi, il dato è molto importante per più di una ragione:
1) Perché si tratta di una crescita decisamente maggiore anche rispetto a quella fatta registrare dal traffico leggero, attestato a un 1,9%.
I camion in circolazione sono aumentati a un ritmo molto maggiore rispetto a quello delle auto;
2) Si tratta di un dato tendenziale che peraltro soltanto a settembre ha visto un’impennata particolare portando l’incremento mensile a un +2,1%, quando nello stesso periodo l’incremento delle auto è stato di appena lo 0,3%;
3) Valutato su un lasso di tempo più lungo il dato conferma un andamento già registrato da qualche anno.
Negli anni più bui della crisi cioè il crollo delle percorrenze autostradali è stato netto e costante. L’inversione di tendenza c’è stato soltanto da un paio di anni, peraltro iniziata in modo timido e poi cresciuta nel tempo.
Questo è quindi il segno che la domanda di trasporti all’interno della penisola è andata aumentando e quindi che l’economia procede in modo ascendente.
Bisogna però vedere chi poi di fatto soddisfa questa domanda.
E qui arriviamo al dato in negativo, quello cioè un po’ più scuro. Perché l’incremento dei traffici autostradali non tiene conto delle targhe, ma dei veicoli.
E il peso dei veicoli stranieri rispetto alla torta complessiva dei veicoli da trasporto viaggianti è sicuramente crescente. Ricordiamo infatti che, rispetto ai dati pre-crisi l’incremento delle tonnellate di merce trasportate in Italia in regime di cabotaggio internazionale è stato del
67,2%. Ma più in generale nella competizione internazionale l’autotrasporto italiano ha ceduto ben oltre la metà delle tonnellate/km che gestiva prima della crisi (Fonte: 100 Numeri per capire l’autotrasporto – Federservice). Non a caso la percentuale dei veicoli pesanti con targa
estera che entrano ed escono dall’Italia è attualmente del 60%. Ogni 10 veicoli, cioè, 6 sono stranieri e 4 italiani. E tra questi 6 la percentuale maggioritaria ha targa rumena.
CNA FITA sta organizzando una forte iniziativa per contrastare questo fenomeno, avrà il norme di #stopdumping, seguiranno i dovuto chiarimenti quando sarà pronta l’azione da lanciare.