Anche la Germania si avvicina sempre di più al divieto di trascorrere il riposo lungo di 45 ore all’interno della cabina. Il cammino lo aveva iniziato nel corso del 2016, seguendo le orme del Belgio e della Francia, che avevano adottato misure analoghe (anche se nel caso francese molto più pesante a livello sanzionatorio) a partire dal 2014. Ma lo scorso mese c’è stata un’accelerazione.
Prima infatti il 9 marzo il parlamento tedesco, per la precisione il Bundestag, aveva deciso di vietare il riposo settimanale regolare sul camion e anche in alloggi non idonei e aveva previsto una sanzione in caso di infrazione sia per l’autista sia per l’azienda.
Poi il 31 marzo anche l’altra camera del parlamento, il Bundesrat, ha confermato questa iniziativa legislativa, ma non ha ancora fissato una data definitiva per l’entrata in vigore della normativa.
In ogni caso, il testo della legge si propone in modo dichiarato di difendere le condizioni sociali degli autisti, individuando il divieto come una possibilità di limitare i disagi della categoria.
Anche se ovviamente l’obiettivo prioritario è di natura protezionistica.