Il tachigrafo entra nell’era intelligente. O meglio entrerà per lo più dal marzo 2019, perché soltanto a partire da questa data entreranno in vigore le specifiche tecniche che rivoluzioneranno gli strumenti di registrazione dei tempi di guida e di riposo.

Quali sono queste specifiche? Innanzi tutto diciamo che sono contenute nel Regolamento di esecuzione 799/2016 (datato 18 marzo 2016) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dello scorso 26 maggio. Si tratta di un lunghissimo Regolamento, pieno di prescrizioni relativo alla costruzione, al collaudo, al montaggio, al funzionamento e alla riparazione dei nuovi tachigrafi intelligenti.

Ebbene, questi tachigrafi saranno caratterizzati da due dotazioni completamente nuove:
· una connessione al sistema globale di navigazione satellitare (Galileo e EGNOS, il servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria), che consente di individuare automaticamente la posizione del veicolo, in corrispondenza del luogo di inizio del periodo di lavoro giornaliero, di quello raggiunto ogni tre ore di guida, di quello di fine del periodo di lavoro giornaliero;
· l’utilizzo dello stesso ricevitore satellitare quale strumento di verifica dei dati (velocità e distanza) registrati dal sensore di movimento. E questo è un aspetto molto importante perché attraverso la comparazione di questi due dati dovrebbe essere più facile rilevare eventuali taroccamenti o manomissioni dello strumento.
· un sistema di comunicazione da remoto che consentirà agli organi di Polizia, tramite apposita apparecchiatura, di dialogare con il tachigrafo e di effettuare una diagnosi precoce con cui verificare il peso del veicolo tramite sistema interno e soprattutto eventuali comportamenti anomali da parte del conducente, come per esempio, se questi ha guidato senza inserire la carta, tentativi di violazione della sicurezza, interruzioni dell’alimentazione di energia, guasto del sensore, errore dei dati di movimento, dati contrastanti sul movimento del veicolo;
· un’interfaccia per l’interazione con i sistemi di trasporto intelligenti.

Per fortuna, però, le carte tachigrafiche utilizzate fino a oggi non dovranno essere sostituite dopo l’introduzione dei nuovi tachigrafi. Così come quelle che saranno emesse a partire dal 2019, rinnovate in vario modo, potranno funzionare anche sui precedenti apparecchi.

Rimangono da chiarire i tempi di introduzione di queste novità.
Per quanto riguarda le nuove specifiche tecniche, come detto, diventeranno obbligatorie sui tachigrafi montati sui veicoli che saranno immatricolati per la prima volta a partire dalla primavera del 2019.

Per quanto invece riguarda gli strumenti con cui dialogare da remoto con i tachigrafi, la normativa prevede che gli Stati dovranno metterli in dotazione delle forze di Polizia dopo 15 anni, vale a dire dalla primavera del 2034.

Nulla toglie, comunque, che singoli paesi non anticipino autonomamente questa data. Trascorsi 15 anni i veicoli non obbligati utilizzati in uno Stato membro diverso da quello di immatricolazione, andranno comunque dotati dei nuovi tachigrafi.

Infine, dal 2 marzo 2016 è già in vigore la norma che ripristina, a tempo indeterminato, l’autorizzazione all’impiego di un adattatore sui veicoli leggeri (N1, di massa fino a 3,5 ton) immatricolati dopo il 1 maggio 2006, laddove debbano montare il tachigrafo digitale a seguito dell’aumento della massa complessiva oltre le 3,5 ton con l’agganciamento di un semirimorchio.