Mancano solo 6 mesi alla pesatura obbligatoria dei container prima dell’imbarco a bordo delle navi.
Dal 1° luglio 2016 ogni container debba avere un peso verificato prima di portarlo a bordo.
Per rispettare la nuova normativa l’Italia ha già individuato come autorità preposta all’emanazione delle linee guida nazionali il Comando generale delle Capitanerie di Porto (VI reparto). Il Comando ha già inviato a tutti gli operatori una prima bozza nella quale il soggetto responsabile per le operazioni di pesatura sarà lo shipper (ovvero le spedizioniere) indicato nella polizza di carico. In caso di assenza dello spedizioniere il container non dovrà essere caricato sulla nave.
Portare un container confezionato su un’imbarcazione senza che l’operatore della nave e quello del terminale marittimo abbiano un peso verificato del contenitore costituirà una violazione della Convenzione. Gli spedizionieri, i trasportatori, gli operatori delle navi e gli addetti ai terminali marittimi avranno tutti la necessità di definire le politiche e le procedure per garantire l’attuazione di questo cambiamento normativo.
La convenzione indica due metodi di pesatura ammessi: quello che richiede di pesare il container dopo che è stato confezionato o quello che comporta la pesatura di tutto il carico e del contenuto del container e la somma di questi pesi al peso della tara del container come indicato sul fine porta del container stesso (metodo peraltro poco pratico per certi materiali come rottami di metallo, grano sfuso e altre merci alla rinfusa). La stima del peso non è permessa. Inoltre, chi confeziona il container non può utilizzare il peso fornito da altri.