“La Rai torna sul luogo del delitto. E punta al colpo grosso: un miliardo. Due anni fa aveva già provato lo stesso prelievo forzoso, esigendo il pagamento indistinto del canone speciale da tutte le imprese. Ma la reazione del mondo produttivo e delle associazioni, Cna in testa, l’aveva costretta alla marcia indietro”. Lo dichiara Daniele Vaccarino, presidente nazionale della Cna.
“La Rai torna sul luogo del delitto. E punta al colpo grosso: un miliardo. Due anni fa aveva già provato lo stesso prelievo forzoso, esigendo il pagamento indistinto del canone speciale da tutte le imprese. Ma la reazione del mondo produttivo e delle associazioni, Cna in testa, l’aveva costretta alla marcia indietro”. Lo dichiara Daniele Vaccarino, presidente nazionale della Cna.
“Ora la Rai ritenta il colpaccio – prosegue Vaccarino – imponendo un balzello su strumenti di lavoro che gli imprenditori, trattati come bancomat, non utilizzano sicuramente per guardare i Mondiali di calcio”.
“Forse hanno ragione – sottolinea Vaccarino – quanti vedono in questa mossa di Viale Mazzini un tentativo di fare cassa con facilità e di attutire, con grassi interessi, il previsto taglio di 150 milioni al contributo pubblico”.
“Chiediamo al Governo e al Parlamento – conclude Vaccarino – di imporre il blocco immediato dell’odioso provvedimento adottato dalla Rai, dell’invio dei bollettini e soprattutto del pagamento indiscriminato del nuovo canone”.