A fronte dell’incremento di domanda, si registra da tempo una costante riduzione dei trasferimenti dello Stato destinati al Trasporto Pubblico Locale, quasi ovunque compensati con impegni delle Regioni. Risulta tuttavia evidente, anno dopo anno, la difficoltà di continuare a garantire la tenuta dei servizi e l’equilibro economico finanziario del sistema, così come è oggi impostato. La prospettiva della realizzazione di un’azienda regionale unica per il TPL, col riconoscimento di un ruolo importante delle imprese private nella governance e nel capitale sociale delle nuove società nate nel frattempo, rappresenta tutt’ora la giusta risposta alla necessità di garantire una sempre maggiore qualità dei servizi alla collettività, pur in presenza di trasferimenti statali in costante calo. CNA-FITA oltre all’adozione dei costi standard, un nuovo meccanismo per il rinnovo dei parchi veicolari, la firma del documento Caipet/Confservizi già presentato alla Regione, avanza anche una proposta sul piano del metodo. Vale a dire: la definizione di una vera e propria road-map che definisca massimo in tre anni, le fasi ed i tempi di realizzazione dell’azienda unica regionale di TPL e l’attuazione degli indirizzi programmatici inclusi nel Patto per la Mobilità 2012. CNA-FITA e le Associazioni di categoria del trasporto persone ritengono che in mancanza di una svolta significativa, ci sia il rischio di una profonda crisi del sistema pubblico di trasporto con maggiori oneri per la collettività e ripercussioni sulla qualità del servizio