L’emergenza richiede misure urgenti per evitare il tracollo economico del territorio colpito, attraverso misure di credito agevolato e l’immediata sospensione delle rate in scadenza dei mutui, nonché la proroga delle scadenze fiscali. Rete Imprese Italia di Modena (CNA, Lapam, Confcommercio, FAM e Confesercenti) chiede inoltre di mettere in campo risorse – così come fatto dal Governo in occasione dell’alluvione della Sardegna – per l’indennizzo dei danni diretti ed indiretti, subiti da imprese e cittadini.
Dopo lo straripamento del Secchia e la piena del Panaro, per i Comuni della Bassa Modenese inizia la conta drammatica dei danni. Il territorio interessato è ampio quasi 80 chilometri e conta circa 25.000 abitanti.

Al momento si stima che siano 2.000 le imprese colpite. In un comunicato stampa, il Presidente CNA Emilia Romagna, Paolo Govoni, ha chiesto “che si attivi un percorso per verificare la possibilità di dar vita a forme di fiscalità di vantaggio, operando contemporaneamente, affinché gli aiuti siano messi in campo con il minimo di burocrazia possibile e nei tempi più rapidi. E’ inoltre indispensabile, ha sottolineato Govoni, chiedere lo stato di emergenza ed inserire, già nel decreto “Mille proroghe”, la possibilità, anche per i danni causati dall’alluvione, di poter sospendere il pagamento di tributi e contributi e dilazionare le rate dei mutui eventualmente contratti, sulla falsariga di quanto avvenuto per il terremoto del 2012