La CNA: “Oltre al danno la beffa”. In provincia, 32 imprese associate hanno ottenuto le agevolazioni contributive per l’assunzione di 40 lavoratori in mobilità

Una circolare Inps fa scoppiare il caso dello stop nel 2013 agli incentivi per le assunzioni di lavoratori licenziati da piccole imprese in crisi, collocati nel bacino della cosiddetta piccola mobilità. In sostanza, l’Istituto sta sollecitando alle imprese che, nel 2012, avevano assunto lavoratori in mobilità, usufruendo degli sgravi contributivi riconosciuti da un decreto del ’93, il recupero delle agevolazioni già concesse. Nella nostra provincia, le imprese associate alla Cna che hanno fatto ricorso all’agevolazione nel 2012 sono 32, per un totale di 40 lavoratori. Ma le imprese interessate sono sicuramente molte di più. A quanto risulta, l’Inps ha già sollecitato la restituzione dei contributi 2012 per i lavoratori assunti a due aziende.

“Veramente, dopo il danno siamo alla beffa – commenta Ughetta Ciatti, responsabile del Dipartimento sindacale di Cna Ferrara – Infatti, il Governo non ha riconfermato per il 2013 questa seppur limitata, ma importante agevolazione per le piccole e piccolissime imprese che, comunque, contribuiscono, con grandi sforzi, a creare posti di lavoro, offrendo occupazione a lavoratori precedentemente licenziati. Mai avremmo pensato che, addirittura, le aziende che hanno già utilizzato questi sgravi si sarebbero trovati dinnanzi alla richiesta di restituirli. Temiamo, inoltre, che vengano bloccate tutte le procedure già avviate dall’inizio del 2013: sarebbe un vero dramma, sia per le imprese che per i lavoratori interessati”.

Il punto è che la Legge di Stabilità non ha previsto una copertura per questa norma, ormai ventennale, che ormai costituisce uno tra i rari provvedimenti di incentivazione dell’occupazione per le piccole e microimprese favorendo, tra l’altro, il reinserimento di lavoratori in mobilità di difficile collocazione professionale.

“In un momento difficile come quello che sta attraversando il Paese, non possiamo permetterci di perdere questo strumento che, tra l’altro, non richiede risorse eccessive, senza parlare dell’assurda richiesta Inps di restituire quanto riconosciuto l’anno scorso”, avverte Ughetta Ciatti. “Se l’obiettivo è di produrre nuova occupazione, come afferma di volere il Governo, non si possono lasciare le piccole imprese, che costituiscono la gran parte del tessuto economico del Paese, a sé stesse, senza alcun sostegno, di fronte ad una pressione fiscale ormai insostenibile e ad uno Stato sempre più esoso”. La Cna nazionale, subito mobilitata su questa delicata vicenda, chiede al Parlamento che venga subito trovata una soluzione con un emendamento alla Legge di Stabilità all’esame in Senato