In merito ai dati sull’andamento del turismo 2016 per il Comune di Ferrara, presentati questa mattina dagli assessori al turismo e commercio della Regione Emilia Romagna, Andrea Corsini, e del Comune di Ferrara, Massimo Maisto, il responsabile provinciale di Cna Turismo Luca Grandini ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Finalmente – afferma il responsabile di Cna Turismo – dopo gli anni di calo delle presenze turistiche, anche per gli effetti del sisma 2012, nel 2016 abbiamo superato quota 400 mila: un dato molto positivo dovuto certamente all’attività promossa negli ultimi anni. I risultati confermano la validità della collaborazione tra Amministrazione comunale e privati, i cui investimenti in risorse, idee e capacità organizzativa nella realizzazione di importanti eventi hanno saputo attrarre turisti, sia stranieri che italiani. Come Cna, riteniamo occorra rafforzare ulteriormente questa collaborazione tra pubblico e privato, indispensabile, come dimostrano i dati, per fare sì che Ferrara rappresenti sempre più un polo di attrazione turistica, grazie al suo dinamismo e alla capacità di proporre un ricco e qualificato calendario di manifestazioni ed eventi, competitivi rispetto ad altri territori. Chiediamo però che la Regione fornisca anche i dati delle presenze turistiche giornaliere, indispensabile per valutare concretamente, di volta in volta, l’impatto turistico dei principali eventi.”
“Questi risultati, tuttavia, – aggiunge Grandini – ci pongono davanti alla necessità di accelerare il percorso intrapreso, in particolare su alcune direttrici. Da una parte l’affermazione dell’immagine di Ferrara Città d’arte, che deve avere un ruolo di primo piano nell’area vasta Destinazione Romagna, di prossima costituzione. Dall’altra, pensiamo che il Comune di Ferrara debba sempre più proporsi come capofila di un sistema turistico territoriale dalle straordinarie eccellenze, la prima delle quali, accanto alla Città d’arte, quella costituita dal Delta, sia per quanto riguarda la balneazione, che le attività collegate al Parco. Ciò significa dare vita ad una più forte sinergia tra pubblico e privato (imprese e Associazioni di categoria) sul terreno della programmazione, dall’accoglienza turistica alla promozione di eventi, dall’allestimento delle mostre alle attività di turismo sostenibile green. Da questo tipo di collaborazione può realmente scaturire non solo l’aumento delle presenze, ma anche quello della durata delle permanenze turistiche nel nostro territorio”.