CentroStorico

In merito alla lettera degli operatori commerciali di Ferrara, rivolta a Comune e Associazioni imprenditoriali, in riferimento alla validità delle manifestazioni di “Food & beverage” ai fini dello sviluppo dell’economia locale e della qualità complessiva degli eventi in programmazione a Ferrara, il presidente provinciale di Cna Turismo e commercio, Riccardo Cavicchi, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“La nostra Associazione segue da tempo, con molta attenzione e preoccupazione, quello che, sempre più spesso, avviene nella nostra città relativamente allo svolgimento di iniziative di food & beverage. A tal proposito, riteniamo assolutamente legittima e condivisibile la presa di posizione degli operatori del settore rivolta, non tanto e non solo nei confronti della Amministrazione pubblica, quanto di chi le organizza, senza tener conto degli interessi degli operatori della città”.
“Bisogna prendere atto – continua Cavicchi – della grande reazione della nostra città al terribile trauma del 2012, che le ha consentito un rilancio importante come «Città d’arte e di cultura». Ciò va a merito di tutto l’insieme della collettività, degli amministratori, ma anche degli imprenditori che, con tenacia, hanno operato in questo senso con determinazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, alla luce dei recenti dati di aumento dei visitatori e dei turisti e dallo stesso interesse che, operatori e organizzatori esterni alla città, hanno per l’utilizzo della sua piazza e dei suoi spazi. Questo ci pare il tema posto dagli operatori: la città è bella e attraente, i sacrifici li hanno fatti e li fanno principalmente i ferraresi, e chi vi opera tutto l’anno, è auspicabile che siano essi i primi a trarre i benefici di questa attrattività”.
Ferrara, patrimonio dell’Unesco, ha “un valore unico, il cui utilizzo – puntualizza il presidente di Cna Turismo e commercio – non può essere lasciato a iniziative estemporanee, avulse dalle sue vocazioni e caratteristiche, che non favoriscono certamente l’arrivo di turisti ma, anzi, rischiano di sottrarre risorse alle imprese locali. Non possiamo quindi che essere d’accordo con chi ritiene che certi eventi costituiscano più un costo e che una opportunità per Ferrara. Altra cosa sono le iniziative di qualità promosse da ferraresi, che portano effettivamente migliaia di turisti e alle quali bisognerebbe fornire un adeguato sostegno. Ciò non significa che il Centro storico non possa ospitare numerose e diversificate attività di animazione, utilissime ai fini dell’offerta commerciale e turistica. Ma è importante avere la massima attenzione che queste non siano concorrenziali e, soprattutto, non penalizzino le attività esterne al centro storico, la cosiddetta «vasca»”.
In sostanza, Cna Turismo e commercio – e questo è il nucleo della proposta – valuta necessario “non chiudere la città, ma favorire l’apertura ad iniziative selezionate e di qualità, adeguate ai suoi spazi, che meglio evidenzino prodotti e produttori locali, chi li trasforma e li offre ai visitatori. A questo fine, riteniamo indispensabile che l’Amministrazione comunale avvii rapidamente la costituzione di un tavolo con le associazioni di rappresentanza, per definire un insieme di regole condivise e un calendario di iniziative per il prossimo anno, sia per favorire la selezione degli eventi, che per evitare duplicazioni e sovrapposizioni”.