GB: dal 1° novembre multe per divieto di riposo lungo in cabina. Ma solo in aree non ufficiali

Il divieto di riposo in cabina nel Regno Unito esisteva. Ma adesso si passa a una fase B, quella delle multe e, per fortuna, anche dei chiarimenti.
Rispetto alle sanzioni, ormai è certo che, come ha preannunciato l’associazione DVSA, dal 1° novembre 2017 ogni autista colto a effettuare il riposo lungo in cabina sarà punito con 300 sterline, in pratica poco meno di 340 euro.
Sanzione applicata anche se in cabina viene trascorso soltanto una parte del riposo lungo.
Non sono previste sanzioni se si resta sul camion per il riposo settimanale corto.
Rispetto ai chiarimenti, invece, la stessa DVSA unitamente al dipartimento dei Trasporti interpellati dall’associazione RHA, ha detto espressamente che il divieto di riposare sul camion vale soltanto se la sosta del veicolo avviene al di fuori delle aree di servizio autostradali o in quelle di sosta ufficiali. All’interno di questi luoghi quindi non si applicherà alcuna sanzione.
Una soluzione che le associazioni dell’autotrasporto britanniche hanno considerato realistica, visto che se il divieto venisse applicato indistintamente a tutti i luoghi finirebbe per avere un impatto economico decisamente impegnativo sugli operatori del trasporto.
Peraltro, in questo modo una presunta criticità si sta trasformando in un’autentica opportunità, in quanto il dibattito si sta incentrando sulla necessità di realizzare nuove aree di sosta in cui gli autisti possano tranquillamente e legalmente trascorrere le notti e consumare il riposo settimanale lungo.
Un ultimo chiarimento è importante: gli agenti di polizia possono sanzionare l’autista non soltanto se lo trovano in cabina durante il periodo da destinare a riposo lungo, ma anche se, in fase di controllo, scaricano i dati del tachigrafo per verificare l’avvenuto riposo. A quel punto davanti alla
registrazione, è lo stesso autista che deve fornire la prova di averlo effettuato in un luogo adeguato. Così, per non incorrere in sanzione ci possono essere due modi: o si dimostra che nel momento del riposo lungo si era ancora al di fuori dei confini britannici o si conservano gli eventuali
scontrini dell’area di sosta in cui ci si è fermati, che valgono come prova del fatto di aver parcheggiato in un luogo consentito dalla legge.