Dal 1° ottobre prossimo per distaccare un lavoratore in Belgio (quindi anche un autista) serve osservare alcune nuove prescrizioni. Innanzi tutto, all’interno della piattaforma (consultabile in quattro lingue: olandese, francese, inglese e tedesco) in cui vanno comunicati i dati del lavoratore (www.limosa.be), vanno inserite anche altre indicazioni. Tra queste:
– l’indicazione di un referente, che però non deve essere necessariamente belga, deputato a intrattenere le relazioni con le istituzioni dello Stato in caso di richiesta di informazioni;
– la natura del lavoro che si andrà a svolgere e, nel caso in cui il distacco avvenga tramite agenzia per lavoro temporaneo, anche l’indicazione del numero di registrazione dell’ufficio dell’impiego.
Ricordiamo inoltre che al lavoratore distaccato vanno riconosciuto gli stessi diritti salariali di un collega belga e che la normativa del distacco si applica sicuramente alle ipotesi di cabotaggio, così come è certo che non si applica ai trasporti internazionali.
Rimane qualche incertezza, invece, sulla sua applicazione ai trasporti bilaterali.