tencicheImpresaCopertina“Trasmettere cultura d’impresa, raccontare le nostre storie per stimolare nelle ragazze e nei ragazzi la curiosità e la voglia di mettersi in gioco. Le donne, da questo punto di vista, hanno molto da raccontare: nel corso della loro vita imprenditoriale si sono spesso scontrate con il pregiudizio, hanno dovuto essere forti per andare avanti. Dar loro visibilità può incoraggiare altre ragazze a mettersi in gioco e avviare una propria attività”
Jessica Morelli, imprenditrice della comunicazione e Presidente provinciale di Cna Impresa Donna spiega così l’importanza di “Tecniche d’impresa”, un incontro organizzato da Cna Ferrara per mettere a confronto le donne imprenditrici con le scolaresche ferraresi. L’incontro che si è svolto giovedì 24 ottobre in Cna ha visto protagoniste Silvia Vertuani (Ambrosialab) Giulia Bratti (Grafica Andros), Simona Andalini (Pastificio Andalini) e Marisa Paternò (Zenith Ingegneria): in platea studenti e docenti dell’Istituto Tecnico Bachelet, dell’Istituto Professionale Einaudi e della scuola media Boiardo; cinque classi, oltre cento studenti.
Silvia Vertuani è contemporaneamente docente universitaria e imprenditrice con la società Ambrosialab (attiva nel campo della ricerca cosmetica e fondata insieme al professor Stefano Manfredini): “questa duplice identità – spiega – oggi è un vantaggio importante: il know how acquisito come imprenditrice ora lo porto in aula come docente. Le conoscenze che trasmetto ai miei studenti non sono frutto unicamente della ricerca scientifica ma anche di una lunga esperienza sul campo”.
Per Simona Andalini essere imprenditrice ha significato entrare nell’azienda di famiglia, l’importante pastificio centese che opera dal 1956: “ho fatto la gavetta in azienda e soprattutto ho dovuto dimostrare le mie capacità, far capire a tutti che non ero solo la figlia del titolare. Oggi credo che la principale responsabilità di un imprenditore sia portare avanti l’azienda in modo che questa cresca e faccia reddito e sia sempre in grado di pagare gli stipendi dei propri dipendenti”.
“La capacità che hanno le donne di organizzare e di tenere sotto controllo molti elementi contemporaneamente è molto importante. In campo imprenditoriale è sicuramente un valore aggiunto che le donne possono vantare – spiega Giulia Bratti, imprenditrice della comunicazione con Grafica Andros.
Essere donna e imprenditrice quasi mai è facile, ma può dare grandi soddisfazioni. Lo afferma Marida Paternò di Zenith ingegneria: “L’azienda è nata dall’entusiasmo mio e di altri tre soci: volevamo dare vita a un progetto in cui credevano. Per una giovane donna non è sempre facile accreditarsi in un settore tradizionalmente maschile. Ma alla fine posso dire che la scommessa è vinta”.