Il Decreto del Presidente del Consiglio pubblicato in data 8 marzo, recante ulteriori misure di contenimento del contagio da virus Covid -19, introduce delle restrizioni ad alcune attività economiche prevedendo nella Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, la sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.

A scanso di equivoci, si precisa che la definizione di “centro benessere” utilizzata nel decreto corrisponde ad uno specifico codice Ateco (96.04.10: gestione di bagni turchi, saune e bagni di vapore, solarium, centri per snellimento e dimagrimento, centri per massaggi, centri per cure antifumo eccetera)

Con proprio atto, il presidente della Regione Emilia Romagna, d’intesa con i sindaci dei Comuni non interessati dal DPCM, ha ritenuto di estendere a tutta il territorio regionale la suddetta sospensione ordinando che:

Nell’esercizio delle attività classificate con i codici ateco: 96.02.01 (Servizi di saloni di barbiere e parrucchiere); 96.02.02 (Servizi di istituti di bellezza) 96.02.03 (Servizi di manicure e pedicure) 96.09.02 (attività di Tatuaggio e piercing) gli addetti impegnati nel servizio a contatto con i clienti devono indossare una mascherina e guanti monouso, lavarsi le mani fra un cliente e l’altro con gel idroalcolico e pulire le superfici con soluzioni a base di alcol o cloro.

Tali attività possono dunque continuare a operare avendo cura di adottare, oltre alle indicazioni sopra descritte, modalità organizzative e di accoglienza dei frequentatori idonee ad evitare assembramenti di persone e in ogni caso tali da consentire agli stessi il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Le imprese che non sono in grado di adempiere a tali prescrizioni devono rimanere chiuse.

Invitiamo tutti gli operatori del settore ad adottare le misure igienico sanitarie previste dalla normativa di settore e a rispettare regole di buon senso nell’accoglienza dei clienti e nella gestione organizzativa dell’attività: organizzare gli appuntamenti in modo da evitare code in sala d’attesa, non accogliere clienti che manifestino sintomi da infezione respiratoria, utilizzare per qualsiasi tipo di prestazione guanti monouso e mascherine, mettere a disposizione dei clienti soluzioni igieniche e disinfettanti per le mani.