Ferrara – Più di 200 installatori e manutentori hanno affollato, l’altra sera, la sala convegni della Cna, per essere aggiornati dettagliatamente su cosa comporterà, nel loro lavoro quotidiano, l’entrata in vigore del Criter, il catasto regionale degli impianti termici, sia di riscaldamento che di raffreddamento, che altre province hanno già iniziato ad applicare.
Sicuramente – come hanno sottolineato Gabriele Pozzati, presidente provinciale di Cna Installazione Impianti, che ha organizzato l’incontro, e Diego Prati, coordinatore regionale degli impiantisti Cna – si tratterà di un cambiamento profondo, che darà vita ad un sistema telematico da cui trarre l’esatta fotografia della situazione degli impianti esistenti e funzionanti in tutta la regione, rendendo possibili controlli sistematici ben più efficaci di quanto non lo siano allo stato attuale.
Il superamento, a partire dal 1° gennaio 2019, dell’attuale sistema cartaceo di attestazione delle caldaie e impianti di condizionamento, che fa capo a Comune di Ferrara e Provincia, rappresenta indubbiamente, per le imprese del settore, materia viva della propria attività: di qui il grande interesse a capirne di più e nel dettaglio. Ma l’entrata in vigore del Criter – come è stato rilevato nel corso dell’incontro – avrà ricadute concrete anche per gli stessi cittadini, proprietari o conduttori di impianti, che saranno tenuti in modo ancora più stringente (nel loro interesse ovviamente), così come prevede la normativa, ad effettuarne la corretta e regolare manutenzione e a richiedere ai propri manutentori la relativa documentazione di conformità e iscrizione al Criter.
Dal punto di vista della comunità ferrarese, poi, il Catasto telematico è destinato ad avere un impatto più generale, anche in quanto permetterà di ottenere più elevati standard di efficienza degli impianti (essendo le incongruenze e le difformità immediatamente e automaticamente rilevabili) e, quindi, migliori performances, sia sotto il profilo dell’inquinamento ambientale, che del risparmio energetico.
Tra le maggiori problematiche presenti nelle province che hanno già avviato l’introduzione del Criter, l’altra sera sono stati segnalati, ad esempio, la non corretta installazione di tutte le strumentazioni previste dalla normativa (vedi ad esempio, il cronotermostato o quelle di filtrazione dell’acqua) e l’inadeguatezza dei fori di ventilazione. Queste prime esperienze aiuteranno i manutentori della nostra provincia ad accedere in modo più efficace al nuovo Catasto telematico regionale.