C’è chi ha dato forma al proprio sogno imprenditoriale insieme ad amici neolaureati in un bar, altri invece hanno lavorato sodo per dare un futuro alla propria impresa di famiglia. Ci sono giovani che, a fare gli imprenditori proprio non ci pensavano, per poi trovarsi tra le mani un mestiere scoperto come appassionante, altri ancora si sono impegnati a costruire in ogni dettaglio il proprio progetto imprenditoriale, per sviluppare al massimo le potenzialità di una idea innovativa. Non esiste un modo solo di fare impresa e, neppure, è possibile stabilire a priori l’identikit del perfetto imprenditore, come hanno spiegato i protagonisti della prima delle due Giornate di Orientamento all’impresa, promosse dalla Cna, che si è tenuta ieri, in via Caldirolo, mettendo a confronto imprenditori della nostra provincia con un centinaio di studenti di istituti medi superiori della città e di giovani frequentanti corsi di formazione professionale di Ecipar Cna.
Quello che i ragazzi presenti, prima al convegno che ha aperto l’intensa mattinata dedicata al tema “Diventare imprenditori: passione, idee e competenze”, poi ai cinque workshop tematici, hanno potuto senz’altro comprendere è che fare impresa, sì, è difficile, richiede tanto lavoro e impegno, ma è sicuramente possibile. E bello. E’ questa l’esperienza che accomuna le storie imprenditoriali di giovani imprenditori di successo, raccontate con immediatezza e passione autentica dai protagonisti alla sala piena di ragazzi, all’inizio della mattinata. “Quello che ha fatto la differenza – ha sottolineato ad esempio Bruno Faccini, di ITEstense – è la determinazione e tanto lavoro, imparando dagli sbagli compiuti”. Una strada che, magari, può riservare belle sorprese e non solo problemi, come quella di Roberto Danieli, giovanissimo titolare di Alchimie del Gusto: “Il mio primo laboratorio era di 30 metri quadrati, ora l’azienda è cresciuta e ho appena inaugurato la nostra nuova sede di 300 metri quadrati”. Certo, occorre farsi carico di grandi responsabilità, ha precisato Nicola Sabba, titolare di Mec Murphil, “Ma questo è un mestiere che permette di fare ciò che alle persone piace davvero”.
Sono tutte queste alcune tra le principali ragioni, che motivano il tenace sforzo di Cna rivolto ad avvicinare le nuove generazioni al mondo delle piccole e medie imprese, come ha ricordato il presidente provinciale della Cna Alberto Minarelli. Un impegno – ha aggiunto Matteo Fabbri, responsabile dei Giovani imprenditori Cna, fatto di incontri, come quello delle Giornate di Orientamento e di altre molteplici iniziative concrete di sostegno al fare impresa.
I cinque workshop tenuti da imprenditori e consulenti, si sono focalizzati sui diversi settori: automazione industriale (Giorgio Marzola della Sa-Ma Snc e Roberto Bonora della Modelleria Meccanica Bonora); benessere ed estetica (Fulvio Bedendo dell’impresa Beauty Club Benessere e Chiara Pirani e Federico Pederzani della Estetica BeC); comunicazione – Ict (Giulia Bratti di Grafica Andros e Emanuele Borasio di Wear); impiantistica (Armando Folli dell’azienda Folli Armando Impianti Elettrici e Gabriele Pozzati di Impianti termosanitari Snc); moda (Debora Trapella di Confezioni Mia e Dino Ragazzini di Inpell Pelletteria). Questi gli Istituti scolastici che hanno partecipato alla prima giornata: Ipsia “Ercole I d’Este”, It Copernico, Istituto “V. Bachelet”, Liceo “L. Ariosto”.
Venerdì 8 aprile, sono previste le visite di studenti di Istituti medi superiori ad imprese della nostra provincia, per un totale di oltre 900 ragazzi, accompagnati dai propri insegnanti, ad un complesso di 35 aziende.